Categoria: Rivista di Saggi, Letteratura e Documenti di Teatro

Il Quaderno di Nessuno

 

Rivista di Saggi, Letteratura e Documenti di Teatro

 

ARCHIVIO – iscrizioni

barba le mie vite nel terzo teatro

E. Barba: Le mie Vite nel Terzo Teatro

Eugenio Barba è uno dei grandi maestri del teatro del ‘900. A quasi sessant’anni dalla creazione dell’Odin Teatret, Le mie vite nel terzo teatro è il grande libro della sintesi. Questa autobiografia ricostituisce con completezza la ricerca del senso di una missione creativa vissuta come mestiere, ma anche come differenza e rivolta. – Il Quaderno di Nessuno, anno XXIII, n ° 116 – 1/2024

pasolini

PASOLINI: Manifesto per un nuovo teatro

Il 1968 è l’anno dei grandi cambiamenti sociali, politici e culturali. Pasolini pubblica questo “Manifesto” in cui prende le distanze da tutto quello che era il teatro del suo tempo, ma non solo dalle modalità di far teatro, ma anche dagli spettatori – Il Quaderno di Nessuno, anno XXII, n ° 115 – 4/2023

gesto psicologico

Il Gesto Psicologico, appunti di Sandro Conte

Un esempio di Gesto Psicologico che tutti compiamo ogni giorno: il dare la mano. Ci sono 2 componenti: l’azione del dare la mano e le qualità con cui diamo la mano. Il dare la mano è il “cosa”: cosa faccio ? dò la mano. La modalità, la qualità con cui dò la mano è il “come” – Il Quaderno di Nessuno, anno XXII, n ° 114 – 3/2023

Odin teatret

E. BARBA: Era chiaro che volevano sbarazzarsi di me.

Il fondatore dell’Odin Teatret, Eugenio Barba, è stato per quasi due anni in aspra disputa con il suo successore, Per Kap Bech Jensen e con il consiglio di amministrazione del Nordisk Teaterlaboratorium (NTL). Ha scelto di dire “no grazie”… ha preso le sue cose private ed è andato via. In questa intervista Eugenio Barba ci racconta come la situazione si è deteriorata fino al suo abbandono – Il Quaderno di Nessuno, anno XXII, n ° 113 – 2/2023

Grotowski azioni realistiche

GROTOWSKI: conclusione sulle azioni “realistiche”

Grotowski mi disse: “Dopo il ‘sistema’ di Stanislavskij, venne il suo ‘metodo delle azioni fisiche’. Pensi che Stanislavskij si sarebbe fermato lì? No, è che morì. Ecco perché si è fermato. E io ho semplicemente continuato la sua ricerca. … e non ho solo ripetuto quello che lui aveva già scoperto”. – Il Quaderno di Nessuno, anno XXI, n ° 111 – 4/2022

Calderon de la barca la vita è sogno

Calderón de la Barca: La vita è sogno

Ogni volta che tentiamo di inquadrare La vita è sogno in uno schema esegetico finito, si ha come l’impressione che ci sfugga di mano, mostrandoci il suo caleidoscopico intreccio di piani, proponendoci nuove riflessioni. È il trionfo del molteplice barocco che, sotto l’apparente semplicità fiabesca, dietro un titolo che sembra il riproporsi di una formula consunta sottende interrogativi dalla valenza cosmica: cos’è la realtà? È il sogno finzione e la veglia realtà? O è l’inverso? Se la vita che viviamo non fosse che una rappresentazione in cui recitiamo una parte? – Il Quaderno di Nessuno, anno XXI, n ° 110 – 3/2022

Edipo re

Nuove interpretazioni dell’Edipo re: Pasolini, M. Fabien

Pasolini adotta nel film una narrazione lineare nella cronologia, mentre Sofocle inizia la tragedia in medias res.
Michèle Fabien pone nella sua rappresentazione teatrale come protagonista Giocasta, che con la parola e il corpo intrattiene con il pubblico con lungo monologo. Edipo non sta al centro del palcoscenico, come nel teatro greco, al centro vi sta Jocaste. – Il Quaderno di Nessuno, anno XXI, n ° 109 – 2/2022

Al lavoro con grotowski sulle azioni fisiche

GROTOWSKI: Cosa NON FARE in una improvvisazione

Thomas Richards ci racconta che “lavorando per due settimane con Grotowski in California, cominciai a capire cosa vuol dire improvvisazione all’interno di una struttura.” Conclude: “la nostra improvvisazione era servita da lezione perfetta per vedere cosa esattamente dovevamo non fare nel lavoro con lui.” – Il Quaderno di Nessuno, anno XXI, n ° 108 – 1/2022

amleto

Amleto: la vendetta del dubbio

Siamo lieti di pubblicare questo breve saggio di Marzia Samini su un personaggio che

“è un faro letterario, che illumina e guida, ancora oggi, schegge di io impazzite che diventano inchiostro su pagina, che diventano creature, che diventano miti: Amleto è tutto questo e di più…il ‘dubbio amletico’; tarlo ansimante e sogghigno notturno, il dubbio tormenta, trafigge, insinua…ma, a questo punto, siamo costretti a chiederci: di cosa dubitava Amleto? – Il Quaderno di Nessuno, anno XX, n ° 107 – 4/2021

Grotowski

GROTOWSKI: attività e Azioni Fisiche

Grotowski faceva sempre rilevare la differenza tra azioni fisiche da una parte e attività, movimenti, gesti e sintomi dall’altra, dicendo che questa confusione è uno degli errori elementari che si fanno quando si prova a lavorare secondo il “metodo delle azioni fisiche” di Stanislavskij. – Il Quaderno di Nessuno, anno XX, n ° 106 – 3/2021

grotowski apocalipsis

GROTOWSKI: Progetto Montagna 1975 – 1978

Grotowski accenna per la prima volta ad una iniziativa chiamata Progetto Montagna nell’estate del 1975.

Il Progetto Montagna, svoltosi a Wroclaw e dintorni, richiese un lavoro che complessivamente durò dall’autunno 1976 alla fine di luglio del 1977. Di fatto, fu probabilmente il più grande Progetto Parateatrale mai realizzato, sia per il suo campo d’azione pratico che per ampiezza e profondità di concezione – Il Quaderno di Nessuno, anno XX, n ° 104 – 1/2021

Strasberg Il sogno di una passione

IL MISTERO DEL METODO STRASBERG RISOLTO

All’Actors Studio si insegna all’attore a lavorare “da dentro a fuori” per arrivare a creare potenti ritratti psicologici dei personaggi, a mettere l’anima nella sua recitazione. Infatti “metterci l’anima” potrebbe essere il motto che contraddistingue l’approccio di Lella Heins alla pratica applicazione del Metodo Strasberg, anzi il Metodo tout court. – Il Quaderno di Nessuno, anno XIX, n ° 102 – 4/2020

Manifesto pubblicitario per il debutto di Ubu Roi di Alfred Jarry, regia di Aurélien Lugné-Poe, Théâtre de l’Oeuvre, 17 febbraio 1869.

Nascita della regia teatrale: storia di un’inconsapevolezza

Le tesi maggiormente diffuse intorno all’avvento della regia sono due: una che vede la regia come avvenimento prettamente novecentesco, nato da una volontà di svecchiamento delle istanze teatrali e sorretto da spettacoli dall’alta caratura spirituale e sociale; l’altra che considera la regia un modo naturale di fare teatro, rinvenibile, seppur con prassi differenti, in ogni epoca. – Il Quaderno di Nessuno, anno XIX, n ° 101 – 3/2020

Eugenio Barba

Considerazioni sulla Metodologia Teatrale di Eugenio Barba

…Eugenio Barba, fondatore dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology) e dell’Odin Theatret, compagnia precorritrice del Terzo Teatro, propose una teatralità che piantava le proprie radici in uno spazio altro, esterno, quasi nascosto, in cui venivano annullate le dinamiche tradizionali e gli assiomi classici dell’arte teatrale accademica; creando così una spinta alternativa che condusse la pratica drammaturgica verso lidi inesplorati e che provocarono, letteralmente, una scossa negli ambienti artistici degli anni 60. – Il Quaderno di Nessuno, anno XIX, n ° 100 – 2/2020

Grotowski e Barba

EUGENIO BARBA: L’ODIN, I MAESTRI E IL SESSANTOTTO

Presentiamo questa intervista ad Eugenio BARBA di inizio 2019. Nel leggerla ripercorriamo la storia e anche il presente di questo gruppo che ha segnato indelebilmente la storia del teatro dei nostri giorni: il lavoro sul corpo, modello Living e modello Odin, come nasce uno spettacolo dell’Odin – Il Quaderno di Nessuno, anno XIX, n ° 99 – 1/2020

Strasberg Il sogno di una passione

STRASBERG: l’improvvisazione a teatro

Il libro di Strasberg ha un andamento discorsivo: appunti di lavoro, memorie di teatro, citazioni di maestri, ecc

Un testo in cui in ogni pagina, come in un feuilleton d’autore, il lettore si chiede: ” …e poi ?” Presentiamo un breve stralcio su uno dei momenti più importanti del training dell’attore: l’improvvisazione – Il Quaderno di Nessuno, anno XVIII, n ° 98 – 5/2019

L'albero odin teatret

Eugenio BARBA: l’Albero e le sue radici

Nei primi mesi del 2019 l’ Odin teatret di Eugenio Barba è stato Roma con mostre, seminari, performances e lo spettacolo L’ALBERO.

Nel foyer del teatro Vascello, dove si è replicato lo spettacolo L’Albero, era in vendita un volumetto “L’albero”, sulla genesi dello stesso spettacolo. Come nasce l’idea di uno spettacolo ? Come si sviluppa nel regista ? Quale è l’approccio degli attori ? Tutto questo, ed altro, c’era nel prezioso volumetto. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVIII, n ° 97 – 4/2019

Eugenio Barba

Eugenio Barba lascia la direzione del Nordisk TeaterLaboratorium

Il 29 marzo 2019 compare sul sito dell’Odin teatret una lettera di Eugenio Barba che comunica di lasciare la direzione dell’Odin teatret dal 31 dicembre 2020. La lettera, sintetica ma nello stesso tempo intensa e ricca di ricordi e riflessioni., ripercorre il percorso dell’Odin dalla nascita. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVIII, n ° 96 – 3/2019

Danza Buto

Nutrimento dell’anima: la danza buto

Kazuo e Yoshito Ono rappresentano oggi i più illustri esponenti di una recente ma ormai duratura tradizione, la danza buto, il cui linguaggio ancora in costante evoluzione ne testimonia la sempre fertile vitalità. Le loro parole di danza, altrettanto vitali, tanto ricche di esperienza concreta come d’immaginario poetico, ci permettono di entrare discretamente, con la cognizione e l’emozione, nel mondo complesso e affascinante di un’arte venuta di lontano, ma che abbraccia con pienezza il diffuso desiderio umano di svelare nella creazione artistica il mistero del nostro essere nel mondo. Le parole e le immagini di Kazuo e Yoshito si offrono in queste pagine come possibile luogo ideale di questo svelamento, non solo per gli amanti della danza, ma anche per tutti i lettori sensibili alla poesia della vita. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVIII, n ° 95 – 2/2019

Capitan Matamoros maschera commedia arte

Commedia dell’Arte: professionisti e dilettanti

Durante il tempo specificatamente dedicato alla festa, il carnevale, gli attori di professione si incontrano con un altro tipo di teatro, superficialmente assai simile al loro, ma diviso, invece, da una barriera insuperabile: il teatro dei dilettanti, fatto non per mestiere, e per guadagno, ma come piacere del carnevale. “Scorrendo la cronaca carnevalesca romana del Seicento…ci si rende conto che la commedia, specie quella con maschere e dialetti, è uno dei momenti più intensi del Carnevale. Viene rappresentata da attori non professionisti nelle accademie, nei collegi…nelle case degli ambasciatori e della nobiltà….Alla commedia non mancano di partecipare i cardinali e lo stesso papa – Il Quaderno di Nessuno, anno XVIII, n ° 94 – 1/2019

Bouvard e Pecuchet

BARBA-SAVARESE: Bouvard e Pécuchet dialogano sulla storia del teatro e sugli attori

Nella premessa del volume di Barba-Savarese “I Cinque continenti del Teatro”, al punto 2, troviamo questo affascinante dialogo tra due personaggi: Bouvard e Pécuchet. Ma chi sono costoro ?

I protagonisti di un romanzo incompiuto di Gustave Flaubert pubblicato postumo nel 1881? Sì, certo! Ma in questo caso chi si cela dietro i due svagati Bouvard e Pécuchet? Sospettiamo, immaginiamo, ipotizziamo che si “nascondano” abilmente i due autori del testo cui facciamo riferimento: Eugenio Barba e Nicola Savarese. Dunque cosa può esserci di meglio che “ascoltarli”, come fossimo in loro compagnia davanti ad un caffè. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 93 – 6/2018

Pulcinella

L’uso della maschera

Qual è il motivo per cui attori greci e romani, i comici dell’Arte e molti attori non europei non recitarono mai a viso scoperto, e come poteva il loro pubblico – senza mai vederli in viso – tributar loro un vero e proprio culto? … L’attore moderno è orgoglioso della mobilità del suo viso e dell’espressione dei suoi occhi e mai, per niente al mondo, acconsentirebbe a ricoprire la più bella parte della sua persona con un pezzo di cuoio o di cartone….E tuttavia attori eccellenti usavano la maschera. Quale poteva essere, dunque, la sua utilità? – Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 92 – 5/2018

Il segreto della commedia dell'arte

VACHTANGOV: come si saluta il pubblico

Evgenij B. Vachtangov (1883 – 1922) , è uno dei più importanti esponenti del Primo Studio del Teatro D’arte di Mosca (MChT) di Stanislavskij. Nel 1922 Vachtangov dirige la Principessa Turandot di Carlo Gozzi (1720 – 1806). Ci fa piacere pubblicare le parole con cui lo stesso Vatchtangov si rivolge agli attori indicando come, alla fine dello spettacolo, ci si dovesse congedare dal pubblico. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 91 – 4/2018

Cechov tra sorelle

CECHOV: Tre Sorelle

Nel marzo 1989 Luca Ronconi mette in scena Le Tre Sorelle di Cechov

Ma qual’è il senso più vero del testo di Cechov ? A distanza di tanti anni non intendiamo recensire lo spettacolo, ma invece utilizzare alcune dichiarazioni dello stesso Ronconi e stralci di recensioni, perché ci permettono di penetrare i segreti di uno dei capolavori dell’autore russo e del teatro di tutti i tempi. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 90 – 3/2018

Barba Savarese i cinque continenti del teatro

BARBA-SAVARESE: I Cinque Continenti del Teatro

I due autori de “L’arte segreta dell’attore” completano la loro ricerca sui presupposti dello spettacolo indagando, in questo libro, le tecniche ausiliarie che, nella loro varietà e materialità, riguardano: le diverse circostanze e i tempi che generano gli spettacoli teatrali; – Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 89 – 2/2018

Teatro Bolsoj Mosca

Il Metodo Stanislavskij e la fisiologia delle emozioni

Il saggio è la traduzione di una parte del lavoro del neurofisiologo P.V. Simonov, “Metod K.S. Stanislavskogo i fisiologija emocij” (1962), che aveva come obiettivo il verificare fino a che punto il lavoro di Stanislavskij potesse essere utilizzato in protocolli terapeutici di alcune patologie psichiche- Il Quaderno di Nessuno, anno XVII, n ° 88 – 1/2018

Il tacchino Feydeau

FEYDEAU: Il Tacchino (Le Dindon): analisi linguistica

“Il Tacchino” (1886) …fa parte della stagione che potremmo definire tardo Vaudeville…è una delle opere più complesse di Feydeau sia per quanto riguarda la struttura…sia per quanto riguarda l’utilizzo da parte dell’autore di tutti e sei gli aspetti della comicità teatrale: la comicità dei gesti, dei movimenti, delle forme, di situazione, di linguaggio, delle idee e di carattere. Rappresentata per la prima volta al Palais-Royal nel 1886. – Il Quaderno di Nessuno, anno XVI, n ° 86 – 3/2017

Camillo Delminio

Teatro della Memoria di Giulio Camillo Delminio

Giulio Camillo detto Delminio (Portogruaro, 1480 – Milano, 15 maggio 1544) è stato un umanista e filosofo italiano noto per aver concepito un sogno: il Teatro della Memoria o Teatro della Sapienza, costruito secondo il modello vitruviano, ed in cui, tramite un sistema di associazioni mnemoniche per immagini, avrebbero dovuto essere archiviate tutte le conoscenze umane, anticipatore delle moderne enciclopedie. – Il Quaderno di Nessuno; anno XVI, n ° 84 – 1/2017

Rosso di san secondo

Rosso di San Secondo: la giovinezza ed il consenso al regime

Rilettura critica de “La roccia e i monumenti” di Pier Maria Rosso di San Secondo volta ad evidenziare il tema dello scontro tra individualità libera e convenzioni del sistema sociale. Attraverso un confronto con un altro lavoro di grande successo di Rosso, “La signora Falkestain”, si ipotizza un coinvolgimento biografico dello scrittore nelle vicende dei suoi personaggi. – Il Quaderno di Nessuno, anno XV, n ° 83 – 5/2016

Eugenio Barba

E. BARBA: Università Plymouth 2005

Eugenio Barba: discorso in occasione della Laurea Honoris causa conferitagli dall’Università di Plymouth nell’ottobre del 2005. “La professione teatrale… prima ancora di caratterizzarsi per il mestiere di produrre immagini e spettacoli, si è contraddistinta come professione in esilio – o professione dell’esilio…” – Il Quaderno di Nessuno, anno XV, n ° 81 – 3/2016

Teatro Bolsoj Mosca

STANISLAVSKIJ: Conversazioni al teatro Bol’soj,1918

Mosca 1918. Nel novembre gli artisti del Teatro d’Opera del Bol’soj invitarono a un solenne ricevimento gli artisti del Teatro d’Arte. Stanislavskij propose di creare uno studio per i futuri cantanti-attori. Lezioni pubblicate come Conversazioni al Teatro Bol’soj. – Il Quaderno di Nessuno, anno XV, n° 80 – 2/2016

Grotowski teatro povero

GROTOWSKI: Per un Teatro Povero (prima parte)

Nel 1968 esce una raccolta di saggi intitolata “Per un teatro Povero” (Bulzoni Editore 1970). Una sorta di manifesto delle tecniche teatrali ideate da Jerzy Grotowski (1933-1998), che hanno rivoluzionato il teatro. Grotowski, insieme al suo allievo Eugenio Barba, direttore e fondatore dell’Odin Teatret, è considerato uno dei padri del teatro contemporaneo. – Il Quaderno di Nessuno, anno XIV, n ° 78 – 4/2015

Nietzsche

NIETZSCHE: nascita della tragedia, apollineo, dionisiaco

Nel 1871 Federico Nietzsche in “La nascita della tragedia” introduce la distinzione tra apollineo e dionisiaco: la prima, si traduce in immagini di serena compostezza e si manifesta nelle arti figurative.. l’altra attiene alle pulsioni sotterranee dell’inconscio e si esprime nella musica… – Il Quaderno di Nessuno, anno XIV, n ° 75 – 1/2015

Barba arte segreta attore

E. BARBA: ISTA, International School of Theatre Anthropology

“…L’arte segreta dell’attore è il libro più importante sulle tecniche della recitazione uscito dopo Per un teatro povero di Jerzy Grotowski ” (Journal of Dramatic Theory and Criticism, USA) … pubblicato per la prima volta nel 1982 come risultato delle prime sessioni della Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale (ISTA), fondata e diretta da Eugenio Barba… – Il Quaderno di Nessuno, anno XIII, n ° 72 – 3/2014

Pirandello

PIRANDELLO: Teatro e Letteratura

1918: è l’anno de “Il Giuoco delle parti”, di “Ma non è una cosa seria” e di questo breve articolo in cui Luigi PIRANDELLO ci pone davanti al quesito: scrivere per il teatro è opera letteraria o il teatro è solo per il teatro ? – Il Quaderno di Nessuno, anno XIII, n ° 70 – 1/2014

Eugenio Barba

E. BARBA: università avana, cuba 2002

…”Il teatro è un mostro ….Solo la rivolta ci può proteggere, una rivolta contro noi stessi, E’ tra le braccia di questo “Mostro” che ci trascina Eugenio BARBA in questo Suo discorso per il conferimento del dottorato honoris causa da parte dell’ISA, Instituto Superior de Artes dell’Avana il 6 febbraio 2002. – Il Quaderno di Nessuno, anno XII, n ° 69 – 5/2013

grotowski laboratorio

GROTOWSKI: Arte come Veicolo, Arte come Presentazione

Normalmente in teatro si lavora alla visione che appare nella percezione dello spettatore. Questa è la particolarità de L’arte come presentazione. All’altra estremità della lunga catena delle performing arts sta l’arte come veicolo, che non cerca di creare il montaggio nella percezione degli spettatori, ma negli artisti che agiscono. Questo è già esistito nel passato, nei Misteri degli antichi…. – Il Quaderno di Nessuno, anno XII, n ° 68 – 4/2013

lebreton sorgenti

Yves LEBRETON: SORGENTI, nascita del teatro corporeo

Il maestro Ives Lebreton ci prende per mano e ci porta a spasso nel teatro del ‘900 (e non solo nel teatro) . Come se, ascoltandolo narrare, stringessimo fiduciosi da un lato la Sua mano e con l’altra mano ci ritrovassimo a stringere anche quella di Decroux, Grotowski ecc, e tutti fossero lì intorno a noi, magari anche in pantofole e vestaglia. – Il Quaderno di Nessuno, anno XI, n° 63 – 4/2012

brook grotowski

Peter BROOK: Insieme a GROTOWSKI

Dal primo incontro avvenuto negli anni sessanta, fino alla scomparsa di Jerzy GROTOWSKI (1933-1999), In questo libro di Peter BROOK, grazie ai testi, alle conferenze, alle testimonianze, seguiamo il percorso del regista polacco, alla ricerca di una forma perfetta, dell’arte come veicolo. – Il Quaderno di Nessuno, anno XI, n° 62 – 3/2012

Nekrosius

Intervista a Eimuntas NEKROSIUS

Nel 2001 Eimuntas NEKROSIUS allestisce la sua regia del Gabbiano di Anton CECHOV per i giovani attori dell’Ecole des Maîtres, una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG – Teatro Metastasio Stabile della Toscana, in collaborazione con la Biennale di Venezia… – Il Quaderno di Nessuno, anno XI, n° 61 – 2/2012

Eugenio Barba

Eugenio BARBA, Università Bologna 1998

Eugenio Barba ci trasporta nelle molte case dei sogni: dalla biblioteca di Oslo in cui scoprire che erano esistite Auschwitz, Katyn, Hiroshima; al deserto della Namibia in cui scomparire; all’Odin ed a tutti i suoi componenti: la nostra casa dei sogni; ai professori dissidenti dell’Università di Bologna… – Il Quaderno di Nessuno, anno X, n ° 59 – 2011

Tatiana Pavlova

L’opera di Tatiana Pavlova…

L’attrice e regista russa Tatiana Pavlova, al crocevia delle trasformazioni teatrali italiane del primo Novecento…, ha incarnato con la sua opera un ideale ponte tra i vivaci ed inediti percorsi stilistico-narrativi intrapresi dal teatro internazionale (specificamente russo) e la tradizione scenica del Bel Paese. – Il Quaderno di Nessuno, anno X, n ° 58 / IV-2011

Decroux parole sul mimo

E. DECROUX: Rapporto tra mimo e parola

Teatro di parola, Teatro fisico: è possibile mescolare le due tradizioni ? Su questo tema le parole di Etienne DECROUX dal suo “Parole sul Mimo”, il primo grande classico del teatro gestuale contemporaneo nonché il primo libro scritto da un mimo sulla sua arte. – Il Quaderno di Nessuno, anno X, n ° 57 – III/2011

Franco Ruffini

F. RUFFINI: Stanislavskij e il “teatro laboratorio”

“Con nomi e protagonisti diversi, il teatro laboratorio ha traversato il teatro del Novecento…come un’autentica realtà rivoluzionaria….Il nome originario, però, è stato “studio”, e il primo è stato il Primo Studio del Teatro d’Arte di Mosca, fondato da Stanislavskij nel 1912.” – Il Quaderno di Nessuno, anno X, n ° 56 / marzo/aprile 2011

MCHAT Stanislavskij

STANISLAVSKIJ: IL MCHAT

K. Stanislavskij, ideando il primo Sistema dedicato alla recitazione, ha consentito ad altri artisti come Mejercholʼd e Vachtàngov e di riflesso a celebrate istituzioni come l’Actor’s Studio di New York, di mutare a fondo l’esperienza estetico-rappresentativa della cultura occidentale. – Il Quaderno di Nessuno, anno X, n ° 55 / gennaio/febbraio 2011

Mirella schino

M. SCHINO: la nascita della regia teatrale

La regia nacque come un rinnovamento estetico del teatro…Comportò l’affermarsi di un responsabile unico, di un autore dello spettacolo, e quindi di un mestiere nuovo, quello del regista, senza il quale, in pochi anni, sembrò che la vita teatrale non potesse fare a meno… – Il Quaderno di Nessuno, anno IX, n ° 54 / novembre/dicembre 2010

Grotowski

GROTOWSKI: gli ultimi anni

Noi diciamo: è il popolo che ha cantato. Ma tra questo popolo, c’è qualcuno che ha cominciato. Hai la canzone, devi chiederti dove è nata. […] Alla fine, scoprirai di venire da qualche parte. Come si dice in un’espressione francese: “Tu es le fils de quelqu’un” [Tu sei il figlio di qualcuno]. Non sei un vagabondo, sei di qualche parte, di qualche paese, di qualche luogo, di qualche paesaggio…” – Il Quaderno di Nessuno, anno IX, n ° 53 / settembre/ottobre 2010

Kieslowski il decalogo film

KIESLOWSKI: il mio decalogo

“Il Decalogo” (1990) di K. Kieslowski non è solo “un film”, ma dieci film per la tv polacca di circa 50′ ognuno, uno per ogni comandamento. La sceneggiatura dello stesso Kieslowski e di K. Piesiewicz: ex avvocato e difensore di Solidarnosc nei primi processi degli anni ’80.- Il Quaderno di Nessuno, anno IX, n ° 52 / luglio/agosto 2010

grotowski

GROTOWSKI: addio ultimo sciamano

“Eliminando gradualmente tutto ciò che è superfluo, scopriamo che il teatro può esistere senza trucco, costumi e scenografie appositi, senza uno spazio scenico separato (il palcoscenico), senza gli effetti di luce e suono, etc. Non può esistere senza la relazione con lo spettatore….” (J. Grotowski, Per un Teatro Povero) – Il Quaderno di Nessuno anno IX, n ° 51 / maggio/giugno 2010

grotowski

GROTOWSKI: i dieci principi del Teatro Laboratorio

Jerzy Grotovski ha scritto questo testo per adoperarlo all’interno del suo Teatro Laboratorio, e lo ha destinato in particolare a quegli attori che stanno attraversando un periodo di prova prima di venire accolti nella troupe allo scopo di render loro familiari i principi fondamentali che ispirano il lavoro.Il Quaderno di Nessuno, anno IX, n ° 49 / gennaio/febbraio 2010

Franco Ruffini

Franco RUFFINI: Stanislavskij maestro

Stanislavskij (1863-1938) è stato uno degli inventori della regia, che proiettava il teatro dall’intrattenimento all’arte…E’ stato il più grande scienziato dell’arte dell’attore. Le sue scoperte, passate sotto il nome di “sistema”, hanno cambiato il modo di accostarsi alla recitazione…Il Quaderno di Nessuno anno VIII, n ° 48 / novembre/dicembre 2009

Grotowski

Grotowski e Stanislavskij a confronto

Vorrei adesso dare uno sguardo alla differenza tra il “metodo delle azioni fisiche” di Stanislavskij e il lavoro di Grotowski sulle azioni fisiche.” E’ l’incipit che T. Richards dedica al confronto tra Grotowski e Stanislavskij . Le stesse vive parole dei due grandi maestri del teatro del ‘900 ci chiariscono come l’uno prosegua il lavoro lasciato incompiuto dall’altro.Il Quaderno di Nessuno anno VIII, n ° 47 / settembre/ottobre 2009

artaud

L’Urlo di Artaud e Amleto

Shakespeare affermava che “tutto il mondo è teatro”, e metteva in scena il mondo, gli uomini e le donne e i loro sentimenti. Artaud faceva del mondo un teatro, come drammaturgo francese rivoluzionario e sopra le righe. Qui vengono comparati due artisti lontani nel tempo ma…Il Quaderno di Nessuno anno VIII, n ° 46 / luglio-agosto 2009

tragedia greca

A. APOSTOLOU: La Purificazione – Catharsis – nella tragedia greca antica

L’articolo esamina la dialettica come costruttiva della ragione umana, le opposizioni della dialettica che si danno oggettivamente nella realtà. Indaga anche se la dialettica può produrre la catarsi cioè la purificazione della passioni dell’anima degli spettatori. Il Quaderno di Nessuno anno VIII, n ° 45 / maggio/giugno 2009

Eugenio BARBA: Lettera all’attore D.

“Scritta da Eugenio Barba a uno dei suoi attori nel 1967, illustra la visione teatrale del direttore dell’Odin Teatret, particolarmente per quel che riguarda l’atteggiamento d’un attore che si nutra delle proprie necessità personali, ” le eterne domande senza risposta…” Il Quaderno di Nessuno anno VII,  n ° 42 / novembre/dicembre 2008

Decroux parole sul mimo

E. DECROUX: Non importa la bottiglia, da “Parole sul Mimo”

Decroux : ” Quindi guardate soprattutto come il mimo si china per cogliere un fiore. È questo l’importante, perché solo questo ci dice ciò che è utile sapere, e non che un fiore che prima era nel prato adesso è sul petto.” Il Quaderno di Nessuno anno VII,  n ° 41 / settembre/ottobre 2008

L’Odin Teatret e il Baratto Teatrale

L’Odin Teatret e il Baratto Teatrale

Nel 1974 l’Odin Teatret si trasferisce a Carpigiano Salentino per preparare uno spettacolo sui conquistadores spagnoli nel Nuovo Mondo. Barba non se la sente di chiedere denaro e… pensa che si può…usare questo principio di reciprocità: il compenso per lo spettacolo doveva consistere in canti, danze e musiche degli abitanti del luogo. Così nasce il Baratto…e poi la “Festa te lu mieru” (del vino) – Il Quaderno di Nessuno anno VII,  n ° 40 / luglio/agosto 2008

Stanislavskij

JABLONOVSKIJ: un critico al Primo Studio del Teatro d’arte di Mosca (MChAT)

Il Teatro d’Arte di Mosca (MChAT) è un teatro creato nel 1897 da K. Stanislavskij e da V. Nemirovič-Dančenko. “…Il critico Sergej Jablonovskij:”Dio sia con voi, signori!…lo spettacolo di ieri è stato uno spettacolo stupefacente e io spero con tutta 1’anima che il vostro fuoco in futuro arda chiaramente, gioiosamente, splendidamente…” – Il Quaderno di Nessuno anno VII,  n ° 39 / maggio/giugno 2008

Jurij ALSCHITZ : Organizzare la Primavera

Jurij ALSCHITZ : Organizzare la Primavera

Non uno scritto di meteorologia, ma le deliziose parole di Jurij Alschitz sul senso della professione registica…”La missione del regista consiste nel creare…una stagione propizia affinché le cose NASCANO. Per fare in modo che le foglie spuntino da sole…” Il Quaderno di Nessuno anno VII,  n ° 37 / gennaio/febbraio 2008

Eugenio BARBA: premio Sonning, Copenaghen 2000

Eugenio BARBA: premio Sonning, Copenaghen 2000

19 Aprile 2000, l’Università Copenaghen conferisce il prestigioso premio Sonning ad Eugenio Barba. Nelle stesse sue parole c’è la condivisone del premio con tutto l’Odin Teatret ed una breve, nostalgica, struggente storia di questo gruppo che ha segnato e segna la storia del teatro dei nostri giorni. Il Quaderno di Nessuno anno VI,  n ° 36 / novembre/dicembre 2007

Alfio PETRINI: Il Teatro Totale

Alfio PETRINI: Il Teatro Totale

Un capitolo da “Teatro Totale” di Alfio Petrini, un libro nella forma, per sostanza appartiene alla scena e alla scena si vota per volontario destino. Una controstoria delle poetiche, delle teoriche e delle pratiche teatrali del ‘900.. – Il Quaderno di Nessuno anno VI,  n ° 34 / luglio/agosto 2007

Jarry , Artaud, Beck, Malina, Bread and Puppet Theatre

Jarry , Artaud, Beck, Malina, Bread and Puppet Theatre

Un tuffo nel vicino passato: dai fermenti dadaisti e surrealisti, dal Teatro Alfred Jarry e il grande teorico Antonin Artaud, passando per il teatro vivente di Julian Beck e Judith Malina, a quello politico sociale del Bread and Puppet Theatre fino alle esperienze d’avanguardia degli anni ‘70-’80. Il Quaderno di Nessuno anno V, n ° 30 / novembre/dicembre 2006

Jurij ALSCHITZ: L’attore e il training

Jurij ALSCHITZ: L’attore e il training

Jurij ALSCHITZ: L’attore e il training – Qual’è l’importanza del training preparatorio ad una sessione di lavoro ?…un training condotto bene all’inizio della giornata significa quasi sicuramente un risultato creativo soddisfacente alla sua fine. Il Quaderno di Nessuno anno V,  n ° 27 / maggio/giugno 2006

Ryszard CIESLAK: sull’improvvisazione

Ryszard CIESLAK: sull’improvvisazione

Dai seminari di Ryszard CIESLAK alla Yale University nel 1984, ci arrivano alcune semplici indicazioni: dalla costruzione di una “struttura” su cui improvvisare, alle “associazioni”, al “ricordare solo le azioni fisiche” e non i sentimenti. Il Quaderno di Nessuno, anno III,  n ° 16 / novembre 2004

Odin Week

Odin Week

Il Quaderno di Nessuno Newsletter di Saggi, Letteratura e Documentazione Teatrale Iscrizioni                Archivio: leggi tutti i documenti sul teatro 1200 iscritti / anno III,  n ° 13 /...

M. CECHOV: il Gesto Psicologico

M. CECHOV: il Gesto Psicologico

Michail Cechov (1891-1955), nipote di Anton, è stato uno degli allievi di Stanislavskij al Primo Teatro d’Arte di Mosca. Nel suo libro “La tecnica dell’Attore” raccoglie e sviluppa il metodo Stanislavskij sulla Memoria Emotiva per spingerlo verso la definizione di Gesto PsicologicoIl Quaderno di Nessuno, anno III,  n ° 12 / maggio 2004

Omaggio a Ryszard CIESLAK

Omaggio a Ryszard CIESLAK

Nell’estate del 1990 muore Ryszard Cieslak, interprete e creatore della parte del Principe Costante nello spettacolo diretto da Jerzy Grotowski.
Riportiamo è il discorso di omaggio tenuto dallo stesso Grotowski il 9 dicembre 1990. Il Quaderno di Nessuno, anno III,  n ° 11 / aprile 2004

Grotowski: le azioni fisiche

Grotowski: le azioni fisiche

La differenza tra attività fisiche e azioni fisiche. Un Esempio è bere un bicchiere di acqua durante una conferenza. Ma se il bere l’acqua diventa: osservare la platea, sospendendo il discorso per dare il tempo al conferenziere di pensare e misurare il suo avversario. Ecco l’attività del bere si è trasformata in un’azione fisica, vivente.Il Quaderno di Nessuno, anno II,  n ° 03 / marzo 2003

Seminario Teatrale Il Gesto PSICOLOGICO

Roma 18 - 19 maggio 2024, 10 ore di lavoro – ISCRIZIONI


Seminario Teatrale Il Gesto PSICOLOGICO

da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba - seminario diretto da Sandro Conte

 

“Bisogna ammettere nell’attore l’esistenza di una sorta di muscolatura affettiva corrispondente alla localizzazione fisica dei sentimenti” (A. Artaud; Il teatro e il suo doppio, pag 242).

 

Dal momento che il gesto psicologico è composto dalla volontà, permeata di qualità, può facilmente comprendere ed esprimere la completa psicologia del personaggio.

 

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