GROTOWSKI: attività e Azioni Fisiche

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grotowski azioni fisicheGROTOWSKI: attività e Azioni Fisiche

Grotowski faceva sempre rilevare la differenza tra azioni fisiche da una parte e attività, movimenti, gesti e sintomi dall’altra, dicendo che questa confusione è uno degli errori elementari che si fanno quando si prova a lavorare secondo il “metodo delle azioni fisiche” di Stanislavskij.

Siamo lieti di pubblicare alcune riflessioni dello stesso J. Grotowski sul tema.

Da “Al lavoro con Grotowski sulle azioni fisiche”, pag 84-85



Grotowski azioni fisicheGROTOWSKI: attività e Azioni Fisiche

Grotowski faceva sempre rilevare la differenza tra azioni fisiche da una parte e attività, movimenti, gesti e sintomi dall’altra, dicendo che questa confusione è uno degli errori elementari che si fanno quando si prova a lavorare secondo il “metodo delle azioni fisiche” di Stanislavskij. È uno degli errori che facevamo spesso preparando delle “Acting propositions” per lui. Confondevamo, per esempio, le attività con le azioni. Nella sua conferenza a Santar­cangelo nel 1988, Grotowski ha detto:

“Quello che bisogna capire subito è quello che non sono ‘le azioni fisiche, Per esempio: le attività, Queste non sono azioni fisiche. Le attività nel sen­so: pulire il pavimento, lavare i piatti, fumare la pipa. Queste non sono azioni fisiche, sono attività. E mentre la gente pensa di lavorare secondo il “metodo delle azioni fisiche”, fa sempre questa confusione. I registi che lavorano sulle azioni fisiche spesso fanno molto lavaggio di piatti e pulizia di pavimento. Ma un’attività può diventare un’azione fisica. Sì, per esempio, mi fate una domanda molto imbarazzante (è quasi sempre così), allora, mi fate questa domanda e io cerco di guadagnare tempo. Comincio dunque a preparare solidamente la mia pipa. Adesso questa mia attività diventa un’ a­zione fisica, perché mi serve; sì, in verità sono molto occupato, devo prepa­rare la mia pipa, pulirla, fare il fuoco, dopo vi risponderò…”.

Analizzando la differenza tra azioni fisiche e gesti…

“Un altro malinteso a proposito delle azioni fisiche è che le azioni fisiche siano i gesti. Gli attori normalmente fanno molti gesti perché pensano che sia il loro mestiere. Ci sono i gesti professionali, i gesti dei sacerdoti, come nel mio caso…io sono molto sacramentale. Ma sono gesti, non sono azioni. [. ..]

Ora, che cos’è un gesto, se guardiamo dall’esterno? Come riconoscere facilmente un gesto? Molto spesso un gesto è un movimento periferico del corpo, un gesto non nasce dall’interno del corpo, ma dalla periferia (le mani e la faccia)”. l

“C’è una grande differenza tra il contadino che lavora con le mani e l’uomo di città che non ha mai lavorato con le mani. L’uomo di città ha la tendenza a fare il gesto piuttosto che l’azione. Si dice: è un uomo vivo nella testa. Ma non è vivo, non è organico. In realtà, è perché fa dei gesti e non delle azioni. Osserva: l’uomo di città ha la tendenza a fare il gesto, dà la mano all’altro così [Grotowski dà la mano partendo dalla mano]. I contadini cominciano dall’in­terno del corpo, così [Grotowski dà la mano partendo dall’interno del corpo attraverso il braccio]. C’è una grandissima differenza (prendo a prestito questa osservazione da un attore polacco dalle origini contadine)”. 2

“Ma guarda! […] il gesto, trasformato dall’interno da un’intenzione, un pro­posito radicato in tutto il corpo, diventa un’azione fisica. Non è più un gesto” .

Descrivendo la differenza tra movimenti e azioni fisicheGrotow­ski in una sua analisi aggiunge:

“… è molto facile confondere movimento con azione fisica. Se, per esempio, faccio un movimento così [Grotowski stende il braccio e la mano di fronte a sé] – non è ancora un’azione. Se faccio lo stesso movimento ma per indicare quella signora, è un’azione fisica. Se faccio così [Grotowski stende il braccio e la mano di fronte a sé] – non è una azione fisica, è solo un movimento. Ma se c’è un obiettivo – semplice – lei! [Grotowski indica la persona nella stanza] Indico lei, in questo momento, è un’azione fisica. L’errore di molti registi, è di fissare il movimento e non l’azione fisica”.

 

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