7 minuti di Stefano Massini

7 Minuti di Stefano Massini

7-minuti di S. Massini

Nel 2023 / 24 abbiamo presentato:

EDIZIONE 2024 con: Nicoletta BALZANO, Beatrice DE SANCTIS, Elisa FERRINI, Marianna GIACOMELLI, Silva GIANNINI, Luisa GUERCIO, Alessia LA VALLE, Cristina RUSSO, Claudia TIDEI, Nicoletta TODARO, Valentina VITALE

Regia di Sandro CONTE 

Musiche: PREISNER, BAUSCH, MOBIUS

Organizzazione generale: Luisa GUERCIO

Teatro Monteverde, via di Monteverde 57 a, Roma – 5, 6 e 7 aprile 2024

7 minuti, Recensione di Sonia Remoli


EDIZIONE 2023 con: Nicoletta BALZANO, Veronica BETTARELLI, Mirella BISIO, Silva GIANNINI, Luisa GUERCIO, Alessia LA VALLE, Ilaria LIBIANCHI, Clara RAFFUZZI, Cristina RUSSO, Claudia TIDEI, Nicoletta TODARO

Regia di Sandro CONTE 

Musiche: PREISNER, BAUSCH, MOBIUS

Organizzazione generale: Luisa GUERCIO

 

Teatro Porta Portese, via Portuense 102, Roma – 11 giugno 2023, ore 21,00

Teatro Altamura, Piazza Vallauri, Roma – 18 giugno 2023 ore 20,30



7 Minuti di Stefano Massini

NOTA alla nostra messinscena

“No, i fatti proprio non esistono, bensì esistono solo interpretazioni”. Nessun fatto “in sé” è constatabile; sono constatabili solo fatti interpretati. Così ci suggerisce Nietzsche, contro il Positivismo che si basa sull’esigenza di attenersi ai fatti.

Francia 2012, il fatto è realmente accaduto. 

E’ accaduto che le operaie temano la chiusura del loro stabilimento passato ad un altro gruppo industriale. La nuova proprietà propone la riduzione di appena 7 minuti di pausa pranzo. Le undici rappresentanti del consiglio di fabbrica dovranno accettare quest’unica apparentemente piccola condizione. Ma accettarla significherebbe affrontare una strada lastricata di rinunce, in cui si perderebbero molti dei diritti conquistati con tante altre battaglie sindacali.

Questi sono i “fatti”.

Ma l’artista sa che l’arte trasuda di “come” e non di “cosa”.

Undici donne, undici lavoratrici, sedute attorno a un tavolo, devono decidere per se stesse e per tutti i lavoratori di quel “poco”, di quei “7 minuti” che gli vengono chiesti. 

Ad una prima valutazione la decisione sembra scontata: sono “solo 7 Minuti”. 

Ma la più anziana, Blanche, replica…”ma non sono solo 7 minuti”, e infatti quei pochi “7 minuti” si portano dietro altre valutazioni: sul tempo che non è solo tale, ma condiziona il lavoro, la vita, il salario. 

Ci viene da pensare a La parola ai giurati (1957) di Sidney Lumet (sceneggiatura di Reginald Rose). In una stanza dodici giurati stanno decidendo se condannare o assolvere un ragazzo accusato d’omicidio. Quasi tutti sono convinti della colpevolezza del giovane, ma uno dei giurati, Henry Fonda, calmo e riflessivo, è l’unico che non accetta passivamente la sentenza di condanna.

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Roma 18 - 19 maggio 2024, 10 ore di lavoro – ISCRIZIONI


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da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba - seminario diretto da Sandro Conte

 

“Bisogna ammettere nell’attore l’esistenza di una sorta di muscolatura affettiva corrispondente alla localizzazione fisica dei sentimenti” (A. Artaud; Il teatro e il suo doppio, pag 242).

 

Dal momento che il gesto psicologico è composto dalla volontà, permeata di qualità, può facilmente comprendere ed esprimere la completa psicologia del personaggio.

 

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