Seminario Teatrale Cechov Giardino Ciliegi

Seminario Teatrale Cechov Giardino Ciliegi. Interpretiamo uno dei personaggi. Il contesto storico e i temi ricorrenti nel teatro di Cechov.

Seminario Teatrale Cechov Giardino CiliegiSeminario Teatrale Cechov Giardino Ciliegi

ROMA San Paolo  4 – 5 APRILE 2026, 10 ore di lavoro –   ISCRIZIONI

Condotti da Sandro Conte, entriamo praticamente nel teatro di Cechov interpretando uno dei personaggi del Giardino dei Ciliegi.

Ad ogni partecipante saranno inviate delle brevi battute da imparare a memoria, ognuno sceglierà le battute che desidera interpretare e le metteremo in scena durante il seminario.

Seminario Teatrale Cechov Giardino Ciliegi

1904 – Pubblico dominio

Obiettivo è una comprensione del testo e dei personaggi non intellettualistica, ma pratica, emozionale.

Il Seminario Teatrale Cechov Giardino Ciliegi sarà un percorso da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba, per condurti al Pensare per Azioni alla ricerca dei tuoi Frammenti di verità, esplorando le zone di confine tra corpo e anima.

 

      Programma TEMI del Giardino dei Ciliegi –  Scrive CechovDOVE, QUANDO, ORARI

 

Programma Seminario Cechov Giardino Ciliegi

Ti invieremo un certo numero di battute di vari personaggi. 

Scegli il personaggio che più ti interessa e scegli anche la/le battute dello stesso.

Imparale a memoria, una memoria fluente senza ostacoli.

Lavoreremo sul personaggio che hai scelto, come cammina, come parla e guarda ecc, e costruiremo insieme il profilo del personaggio. Ricordando che “il personaggio non esiste”, nim mettiamo in scena il personaggio ma noi stessi nella situazione del personaggio. Ad esempio non mettiamo in scena Ljuba, la proprietari del “Giardino” che non capisce che quello che è sempre stato suo possa essere venduto, ma mettiamo in scena Te nella situazione di Ljuba. Così anche per gli altri personaggi.


Temi del Giardino Ciliegi

Il Giardino dei Ciliegi fu rappresentato per la prima volta il 17 gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca sotto la direzione di Stanislavskij e di V. Nemirovič-Dančenko.

Sei mesi dopo Čechov morì di tubercolosi.

E’ uno strepitoso affresco dei cambiamenti sociali avvenuti in Russia a metà ‘800: l’abolizione della servitù della gleba (1861) e il conseguente declino di una nobiltà non in grado di gestire i suoi beni senza l’apporto gratuito dei servi. Un affresco in cui i temi sociali ci arrivano senza essere didascalicamente citati, ci entrano nell’anima e la comprensione degli eventi non è intellettualistica, ma attraversa l’anima e il cuore. L’incomprensione del mondo che sta cambiando segna la “morte” della nobiltà, sostituita da un’”arrogante” borghesia desiderosa di nuove conquiste. Non sono più i legami di sangue che incarnano il procedere della società, ma il denaro diventa il vero arbitro di ogni situazione. Čechov concepì quest’opera come una commedia poiché contiene alcuni elementi di farsa. Tuttavia Stanislavski la diresse come una tragedia. Dopo questa produzione iniziale, i registi hanno dovuto attenersi alla duplice natura dell’opera.

Esempi di alcuni elementi di farsa che portavano l’autore a parlare di commedia: il chiacchiericcio vano, le battute “il mio cane mangia le noccioline…”, “…e a Parigi che si fa?…avete mangiato le ranocchie?”…”…i coccodrilli ho mangiato..”, o la scena in cui si loda l’armadio: “…Caro illustrissimo armadio, commemoro la tua presenza che già da più di cent’anni è stata indirizzata a limpidi ideali di bontà e giustizia…”..

L’arrivo/il ritorno in un luogo conosciuto, ma ormai lontano nei suoi cambiamenti epocali; il ricordo del luogo amato, di un’infanzia felice, che esiste solo nella memoria, ma nulla ha di concreto; l’età dell’oro è solo una pallida immagine riflessa in uno specchio curvo, una foto sbiadita dal tempo; “beati loro perché non sanno”, è il tema costante che incarna Ljuba, la proprietaria, di fronte all’evidenza ed alla inesorabilità, negata fino alla fine, della vendita del suo Giardino; la nobiltà perde i suoi pezzi, sostituita da una arrogante borghesia; la partenza, l’abbandono di un luogo in cui non si tornerà mai più, la realtà non fa sconti; la partenza non è solo un abbandonare un luogo: è un mondo che muore per far posto ad un altro, diverso ma non per questo migliore, che ne prende il posto….


Scrive Cechov

“La prossima commedia sarà da ridere…molto da ridere…”, scrive Cechov nel marzo 1901. Nel settembre dello stesso anno alla moglie: “…l’ultimo atto sarà allegro e tutta la commedia sarà allegra, leggera…”. Quando Stanislavskij lesse Il Giardino ci trovò poco di comico e scrisse all’autore: “…Questa non è una commedia né una farsa come avete scritto, ma è una tragedia…” e aggiunse che gli attori, alla lettura “al quarto atto hanno pianto…”. Scriverà poi Cechov: ” Nemirovic e Alekseev (Stanislavskij) vedono nella mia commedia tutt’altra cosa da quello che ho scritto: giuro che nessuno dei due ha letto attentamente una sola volta la mia commedia…”.


Seminario Cechov Giardino Ciliegi - QUANDO, DOVE, ORARI

QUANDO
date del seminario teatrale Cechov Giardino Ciliegi

Roma 4 – 5 aprile 2026

DOVE
Sede del seminario teatrale Cechov Giardino Ciliegi

Teatro del Centro Parco Schuster, via Ostiense 182/I Roma

COME ARRIVARE

per arrivare guarda la mappa CLICCA QUI

ATTENZIONE: essendo all’interno di un parco il navigatore non lo può trovare

ORARI
del seminario teatrale Cechov Giardino Ciliegi

Sabato,  ore 10,00 – 15,00
Domenica, ore 10,00  – 15,00
In totale circa 10 ore di lavoro

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