Sandro CONTE: La Strega che parlava alle stelle, copione teatrale

La Strega che parlava alle stelle di Sandro CONTE

La Strega che parlava alle stelle

copione teatrale di Sandro CONTE

MONOLOGO, copione originale del 2019



“…allora lui mi insegnava a trattenere il respiro per ascoltare il respiro dell’universo, a deglutire lentamente per gustare il polline dei venti celesti, a cancellare i battiti del mio cuore per assaporare il pulsare del mondo, lentamente ad inspirare, lentamente ad espirare per sentire dove abitano gli Dei”
Questo, solo questo, dissi all’inviato di Sua Eccellenza il vicario di Cristo, non credevo fosse una colpa, eppure mi accusarono di eresia.


IN  QUESTA PAGINA: Scheda tecnica   //  Sinossi e note di regia


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La Strega che parlava alle stelle

copione teatrale di Sandro CONTE

Scheda tecnica

  • Titolo    La Strega che parlava alle stelle
  • Autore    Sandro Conte
  • Genere    Dramma
  • Personaggi 1 + una voce maschile fuori campo
  • Atti    1
  • Durata stimata 40′
  • Ambientazione    Qualsiasi epoca
  • Copione depositato alla S.I.A.E. il 3 aprile 2019


La Strega che parlava alle stelle

copione teatrale di Sandro CONTE

SINOSSI E NOTE DI REGIA

Sandro Conte, la strega che parlava alle stelle, copione teatrale

Nel  testo, da documenti originali: deposizioni, confessioni, atti d’accusa, con citazioni da:

  • J. Bodin – De la dèmonomanie des sorciers -1581
  • H Boguet – Discours des sorciers – 1603
  • Giovanni Crisostomo – In Matthaeum
  • Pico della Mirandola – Strix sive de ludificatione daemonum -1523
  • Jan Potocki – Manoscritto trovato a Saragozza – 1805?
  • F. von Spee – Cautio criminalis -1630
  • W. Shakespeare – Macbeth
  • J.Sprengher – H Institor Malleus Maleficarum -1486

In un ipotetico luogo in cui la libertà è repressa una donna vive in una condizione simile a quella di una “felice prigionia”, sembra essere in attesa di un processo che non avverrà mai, ma che incombe di continuo, come una tragica fatalità cui l’essere umano non può opporsi, frutto di una volontà ulteriore. L’attesa dell’evento supera l’evento stesso in un continuo rincorrersi tra ansiosa attesa e penosa rassegnazione.

Scopriamo che, a volte gioiosamente e giocosamente, altre volte con mesta rassegnazione, la strega si dichiara capace di far venire la tempesta, di seccare il seme dell’uomo, di trasformarsi in topo…ma sempre, inequivocabilmente, traspare la condizione di ingenua e bonaria sottomissione: “…allora lui mi insegnava a trattenere il respiro per ascoltare il respiro dell’universo, a deglutire lentamente per gustare il polline dei venti celesti, a cancellare i battiti del mio cuore per assaporare il pulsare del mondo, lentamente ad inspirare, lentamente ad espirare per sentire dove abitano gli Dei” Questo, solo questo, dissi all’inviato di sua eccellenza il vicario di Cristo, non credevo fosse una colpa, eppure mi accusarono di eresia.

AMBIENTAZIONE: in una terra dove l’unico ingresso è una porta sul nulla, dove le indicazioni “avanti” e “dietro” , “prima” e “dopo”, “nord” e “sud”, sono solo incomprensibili e fantasiosi gemelli senza volto, in questo incubo senza ingresso e privo di vie di fuga, ha cittadinanza questa storia.

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