LA FANTASMA DI CANTERVILLE Adattamento teatrale di Cristiano Mori Posizione SIAE 527753 Codice IPI 1153652566 Nel caso di utillizzo dell'opera si chiede di informare l'autore ai seguenti recapiti Mail: c.mori76@gmail.com Cell: 3932124563 PERSONAGGI HIRAM Padrone di casa Lorenzo LUCRETIA Moglie di Hiram Carlotta VIRGINIA Figlia di Hiram e Lucretia Sofia WASHINGTON Figlio di Hiram e Lucretia Costanza SIGNOR UMNEY Maggiordomo Marco FANTASMA Lady Eleonor Canterville Chiara ROXY Figlia di Hiram e Lucretia Anna FOXY Figlia di Hiram e Lucretia Ludovica Prologo Musica 1 Scena dell'omicidio di Lady Eleonore Canterville ATTO PRIMO Musica 2 Un tetro castello inglese. Quadro I Entra Hiram Otis. Hiram è ministro degli Stati Uniti. Uomo di circa cinquanta anni passati, veste da tipico americano ricco in vacanza e sta portando con sé molte valigie che gli impediscono di guardare dove metta i piedi davanti a sé. E' preceduto dalla figlia di Hiram, Virginia. Virginia è una ragazzina piuttosto timida, ma con una franca espressione di indipendenza negli occhi. Virginia Per di qua. (Dirigendo il padre verso il tavolo) Attento! (Hiram appoggia le valigie sul tavolo) Ecco, così. Dai che ti aiuto. (Hiram appoggia la sua valigia sul tavolino vicino all’uscita della fantasma e verrà poi trascinata via dal braccio grigio e ossuto della fantasma) Hiram (Sedendosi sulla poltrona) Finalmente siamo arrivati, non ce la facevo più. (Asciugandosi la fronte) Che sudata! C’è un sole che spacca le pietre…e poi dicono che l’Inghilterra ha un clima piovoso. Virginia Papà, non dimenticarti che devi disfare le valigie…e non mi sembrano poche. Hiram Ah, pure! Ma almeno tuo fratello poteva darmi una mano, no? Virginia Lo sai che è tutto impegnato a prendersi cura del suo smacchiatore Pinkerton. Hiram Da quando è entrato in quell’affare porta sempre con sé almeno una scatola per cercare di venderlo al mondo. Comunque, mai nessuno che mi dia una mano con i bagagli! Virginia Io porto la mia valigia, mi pare adeguato per la mia età. Hiram (Si alza e analizza le valigie sul tavolo, intanto la valigia che era stata appoggiata vicino all’uscita della fantasma non c’è più) Manca la mia! Virginia Sei sicuro? Hiram Sì. (ricontrolla) Questa no…questa nemmeno...Eppure ero sicuro di averla in mano quando sono entrato…ma non c’è! Oh questa è bella! Virginia Vedrai che Washington l’avrà vista sulla carrozza e l’avrà presa lui. Hiram Sarà, ma io ero proprio sicuro di averla appoggiata qui. (Inizia a mettere le altre valigie sotto sopra) Virginia Stai calmo. Non serve innervosirsi. Piuttosto, puoi spiegarmi perché hai voluto comprare un castello, e proprio in Inghilterra? Hiram Ma come! Non ti piace?! Non è uno schianto!? Virginia Sarà, ma ha qualcosa di strano e poi lo trovo così tetro! Hiram Ma come tetro! Questo è il famoso castello di Canterville, rinomato in tutta l’Inghilterra. Almeno così ha affermato chi ce l'ha venduto. (entra Washington, è il figlio maggiore, un giovanotto ben curato e decisamente orgoglioso di essere appena entrato nella diplomazia americana. È un buon affarista, un po’ troppo legato al denaro, entrando porta con sé una valigetta contenente un prodotto smacchiante: il Pinkerton) Washington Wow! È favoloso! (si guarda attorno) Hiram Oh, bene! Fa piacere sapere che almeno un figlio sia d’accordo con suo padre. Washington Puoi dirlo forte. È tutto così…antico…guarda questi libri(legge il titolo del libro) "La tragica storia di vita e di morte del dottor Faustus" di Cristopher Marlowe 1593… ma è originale…ce ne sono intere collane. Se non ti dispiace papà, potrei prendermi questo libro? Virginia (diffidente) Da quando ti interessano i libri antichi? Washington Da quando puoi farci un sacco di soldi vendendoli, mia cara. Virginia Papà! Non permetterai che Washington venda questi libri? Hiram Perché no?! È un buon affarista, non si farà certo buggerare. Virginia Ma papà… Hiram Ah, senti Washington, hai per caso visto la mia valigia? Washington Sì, mi pareva che l’avessi presa tu. Hiram Lo credevo anch’io, ma quando sono entrato qui, non so come, è sparita. Forse l’ho dimenticata sulla carrozza. Washington Impossibile. Io stesso ho tolto per ultima la mia e il Pinkerton, se ci fosse stata l’avrei veduta sicuramente. Hiram Allora probabilmente l’avrà presa tua madre, oppure le sorelline avranno combinato l’ennesimo scherzo. A proposito perché ritardano? Dovrebbero essere già qui. Washington Non credo siano state loro. Le ho viste prima che inseguivano urlando come indiani uno dei cagnolini in giardino. Hiram E la mamma? Washington Beh, la mamma intanto stava slegando l’altro bassotto che le bambine avevano già legato all’albero. Hiram Ma brave Roxy e Foxy! Si sono già ambientate. Washington Dovreste vedere che giardino. È veramente favoloso! Sembra un giardino regale, se non fosse per un grosso albero completamente seccato. Dobbiamo ricordarci di dire al giardiniere di tagliarlo il prima possibile. Virginia No! (come fosse ipnotizzata) Hiram Perché no, Virginia? Virginia Non lo so! (come svegliatasi dall'ipnosi) (Entra la signora Umney, anziana governante legata al modo di fare aristocratico. Indossa un abito nero con cuffia e grembiule candido) Umney La ragazzina ha ragione, quell’albero non può essere tolto. Hiram Lei deve essere la governante, la signora Umney? Umney Sì signore, io sono la governante. Washington Scusate Signora, perché non dovremmo far tagliare quell’albero? Umney Quel "mandorlo" fu piantato dalla piccola Lady Eleonor Canterville quando compì otto anni. Washington E chi sarebbe questa? Umney La fantasma di Canterville, signore. Washington Ah, sì! La fantasma di cui ci ha accennato Lord Canterville prima di venderci il castello, ma, che volete, questi britannici ne associano uno a qualsiasi vecchio rudere. Umney Mi scusi, signore, ma sento il dovere di dirle che la fantasma è stata scorta anche da diversi membri della famiglia, oltre che da me e dal reverendo August Camper. E' per questo che gli ultimi discendenti dei Canterville hanno deciso di trasferirsi e di vendere il castello, magari senza avvertire della presenza della fantasma. Così mi sono permessa di farlo io. Prima che sia troppo tardi! Hiram Grazie, ma il signor conte ci aveva già avvertito. Umney E voi avete comprato il castello ugualmente? Hiram Ma si capisce! Ed ero disposto ad acquistare insieme ai mobili anche la fantasma. Umney Ella è nota da più di tre secoli, dal 1584 per la precisione e non manca mai di fare la sua apparizione prima della nascita e…della morte di un membro della famiglia. Hiram Che strano. Anche i medici di famiglia si comportano allo stesso modo. Umney Certo che voi americani siete proprio strani! Beh, se non vi dispiace avere per casa uno spirito maligno, benissimo, ma ricordatevi che io vi avevo avvertiti. (Esce la Umney) Entra la signora Lucretia Otis con le sorelline. Lucretia è una signora di mezza età, avvenente e sempre molto ben truccata per togliere ogni piccolo segno dell’età. Le sorelline Roxy e Foxy sono le più piccole della famiglia. Due ragazzine simpatiche e molto dispettose. Roxy (vedendo la Umney che esce) Chi è quel rudere? Virginia Roxy! Foxy Virginia ha ragione. Non si dice rudere, maleducata. Roxy Vero, si dice: chi è quel facente parte dell’antiquariato di casa? Lucretia Basta bambine! Quella era la signora Umney, la governante. Vedete di fare le brave e mi raccomando, per favore, non fatele i dispetti che negli ultimi due mesi ne avete fatte scappare già quattro. Washington Dopotutto non sarebbe una grande perdita, è di un noioso tale, non fa altro che parlare di spiriti, fantasmi e altre fantasticherie. Lucretia La signora contessa ci aveva avvertito del carattere un po’ strano della signora Umney. Pare che prima di lei, sua madre e sua nonna abbiano lavorato qui. È nata al castello e vi è molto affezionata. Washington E va bene teniamocela. Lucretia Poi, a quanto mi ha detto la contessa, pare che nessun domestico voglia lavorare in questa casa per via della fantasma. Roxy Ci sono i fantasmi, mamma? Lucretia No, Roxy! Solamente i buzzurri ignoranti credono ai fantasmi. Foxy Dai mamma. C’è una fantasma? Lucretia No i fantasmi non esistono. (Si sente il rumore di una porta che sbatte) Roxy Questa è la fantasma, vero? Foxy Sì, vogliamo la fantasma! Lucretia No è solo il vento. Roxy Foxy Sì, sì, è la fantasma. Dai mamma vogliamo la fantasma! Lucretia Insomma state buone. I fantasmi non esistono. Punto! (Rumori di porta che scricchiola) Roxy Sì è lei. Lucretia Ti prego Hiram, dì qualcosa! Hiram Dunque bambine…ehm...io... Foxy Ci compri la fantasma papà? Roxy Sì, dai. Ce la compri? Roxy e Foxy Ce la compri, ce la compri, ce la compri!!? Hiram Avanti, basta frignare! Ve lo ripeto per l’ultima volta: qui non c’è nessuna fantasma! (tuono e silenzio) Virginia (Alla finestra) Che strano. Fino a cinque secondi fa c’era il sole, ed ora il cielo è tutto coperto di grosse nubi nere. Hiram È il tipico clima inglese, Virginia: sole, pioggia, pioggia sole. Vedrai tra poco tornerà sereno. Ci dovremo abituare. Virginia Sarà come dici tu, ma sembra quasi che le nubi siano solo sopra il castello. Foxy Allora papà? Hiram Allora cosa? Roxy La fantasma?! Hiram Adesso basta. Avanti, andate a disfare levaligie. Roxy Uffa. Foxy E lui sarebbe un diplomatico?! Hiram Dai bambine. Niente storie… A proposito di valigie. Non siete state voi, spero? Roxy No, noi non siamo state. Hiram Come fai a dirlo se non ho ancora detto cosa? Roxy Ma non so. Provavo a indovinare. Hiram Va beh. Siete state voi a nascondermi la valigia? Foxy No papà. Hiram Non capisco. Quando sono entrato sono sicuro di averlo fatto con la valigia in mano, ma dopo un paio di minuti era scomparsa. Roxy Foxy (uscendo tra le risa) Sarà stata la fantasma! Virginia (Un po’ spaventata) Basta! Lucretia Stai calma cara, non ti preoccupare, non c’è alcun fantasma. (entra di colpo la signora Umney con il tè) Umney Il tè è servito, signori. (con tono austero, mentre un lampo illumina la scena e fa mancare la luce per un attimo) Hiram Il tè? E chi beve il tè? Lucretia, hai chiesto tu di preparare il tè? Lucretia No, Hiram. Umney Scusate, signori, credevo che fosse un' abitudine. Lucretia Un' abitudine inglese forse. Ma noi siamo americans! Quindi può riportarlo indietro. Umney Riporto indietro il tè (si avvia) Lucretia Aspetti un momento. Umney Desidera? Lucretia Mi sembra che laggiù sia stato versato qualcosa. (indicando la macchia sul pavimento) Umney Sì signora. Sangue. Lucretia Che orrore! Bisogna far sparire quella macchia al più presto. Detesto le macchie di sangue nel soggiorno. Mi ricordano le macchie di sugo. Umney È il sangue di Sir. Simon Canterville, che fu ucciso in quel preciso punto dalla moglie, Lady Eleonor Canterville. Lady Eleonor visse ancora per altri nove anni, poi sparì improvvisamente in circostanze misteriose. Il suo corpo non fu mai ritrovato, ma il suo spirito non ha mai lasciato questa dimora. E poi la macchia di sangue interessa particolarmente i turisti ed è impossibile cancellarla! Washington Che assurdità! L’imbattibile supersmacchiatore detergente Pinkerton la eliminerà in quattro e quattr’otto! (si inginocchia e strofina il pavimento con uno straccio e il prodotto che ha estratto dalle scatole che aveva portato con sé) Umney No, non lo faccia! Non può. Washington (alzandosi trionfante) Sapevo che il mio Pinkerton ce l’avrebbe fatta! (tuono seguito da pioggia. La signora Umney sviene facendo cadere il vassoio) Lucretia Caro Hiram, che ce ne facciamo di una donna facile agli svenimenti? Hiram Le facciamo pagare i danni, vedrai che non sverrà più. (Intanto Virginia ha soccorso la Umney che si è ripresa) Lucretia Beh, io vado di sopra a rinfrescarmi un po’. Hiram Cara non hai intenzione di aiutare il tuo povero maritino con tutte queste valigie? Lucretia Washington! Aiuta tuo padre. (esce) Washington Vorrei tanto, ma devo sistemare subito il Pinkerton (esce). Hiram Va bene, ho capito! (carico di valigie esce). Virginia Sta bene, signora Umney? Umney Sì grazie. Vedo che almeno tu sei molto gentile. Virginia Volevo farle le mie scuse per il comportamento della mia famiglia. Sa, in fondo sono buoni. Umney Non ne dubito… Virginia Ma c’è veramente una fantasma nel castello? La Umney è dubbiosa. Poi decide di parlare. Umney In questa casa vivevano Sir. Simon Canterville e la moglie Eleonor, una giovane donna molto graziosa e devota al marito. Egli invece era di pessimo carattere, sempre scontroso e anche un po’ eccentrico. Sicuramente non meritava una moglie come Eleonor...Una sera, mentre Sir. Simon era proprio in quel punto, Eleonor, non si sa perché, presa da un raptus di follia lo trafisse con il suo spillone per capelli. Da allora ella impazzì completamente macchiandosi di orribili misfatti, fino a quando un giorno scomparve, probabilmente uccisa per debiti di gioco. Virginia Ma era proprio così cattiva? Umney In vita dicono di no, ma da fantasma lo so per esperienza personale. Virginia Lei l'ha mai vista!? Umney Quasi ogni notte sento le sue risate isteriche e potrei raccontarti numerosi episodi avvenuti in questa casa da quando sono qui. Virginia La prego mi racconti. Umney Vuoi veramente che lo faccia? Sono storie terribili e vere. Virginia Sì, voglio sapere tutto su questo castello. Ci dovrò abitare per un po’ di tempo. Umney Un giorno il vecchio Fletcher, maggiordomo di casa , mi raccontò di aver veduto una mano verde bussare al vetro di camera sua. All'inizio non vi credetti, ma quando lo trovarono morto, ripensai al suo racconto, tanto che ho paura ogni volta che entro nella sua stanza. Virginia Ma è spaventoso... Umney Inoltre Lord Nicholas Canterville, pronipote di Lady Eleonor, fu trovato agonizzante con il fante di quadri infilato nella gola…E subito prima di morire confessò di aver barato al gioco contro Charles James Fox proprio grazie a quella carta. Virginia Basta, basta... (si alza) Ma c’è un modo, un sistema perché possa sparire? Umney Quello che so è che il segreto della fantasma di Canterville è racchiuso in un’antica profezia, ma nessuno è mai riuscito a capirne il significato. Virginia Una profezia? Umney È proprio lì, su quella parete. Non si sa chi la scrisse. Pare che sia apparsa dal nulla dopo che la fantasma fece la sua prima apparizione. Virginia si avvicina alla profezia. Mentre è di spalle la Umney sembra soddisfatta. Umney Beh si è fatto tardi. Meglio che vada, ho tante cose da fare. Virginia Un'ultima cosa. Come la riconosco se mi appare? Che aspetto ha? Umney Ne ha tantissimi. Ogni volta compare sotto sembianze diverse, ma sempre raffiguranti persone o...parti di esse. Virginia Grazie e buona notte Umney Buona notte. La Umney esce, mentre Virginia si avvicina alla profezia e la legge. Virginia "Quando una giovane fanciulla strapperà la preghiera dalle labbra della peccatrice. Quando rifiorirà lo sterile mandorlo e un' innocente creatura verserà le sue lacrime, allora tutta la casa sarà quieta. E la pace tornerà a Canterville." (Virginia esce. Cala lentamente il buio e dopo poco entra la fantasma facendo rumore con delle catene. Si dirige verso la macchia, si china e dopo ritorna da dove è venuta. Mentre se ne sta andando…) Voci degli Otis Silenzio! Vogliamo dormire. BUIO Quadro II La scena non è cambiata entra Lucretia. Lucretia Virginia, Virginia; siamo tornati. Virginia (da dietro) Eccomi mamma. Lucretia Oh, Virginia dovresti vedere il lago che c'è a soli dieci chilometri dal castello, è uno spettacolo stupendo! Virginia E' stata una bella gita? (entrando) Lucretia E' stata una gita stupenda. Pensa che le tue sorelline hanno pescato con tuo padre senza combinare danni. Ma perché non sei voluta venire? Virginia Non mi sono sentita molto bene questa notte. Non me la sentivo di fare una gita di un'intera giornata. Lucretia Ah! E' vero. Adesso come stai? Virginia Meglio, mamma. Lucretia Hai preso l'aspirina del Dottor Pinkerton? Virginia Sì, mamma. Lucretia Oh, bravissima. Vedrai che domani ti sentirai in forma per andare dal Conte. Virginia Sì, mamma. Lucretia Oh, bene. Il Conte ci tiene ad incontrare tutta la famiglia e soprattutto te visto che sei la fidanzata di suo figlio. Virginia Ma mamma non so neanche come si chiami. Lucretia Si chiama Cecilio, detto Cecio. Va bene? Virginia Il nome promette bene...Dai mamma, insomma io non l'ho nemmeno mai visto. Lucretia Non ti preoccupare sarà sicuramente un bel giovanotto. Virginia Uffa... Lucretia Piuttosto, non ti sei annoiata qui, tutto il giorno sola? Virginia Non ero sola. C'era la Signora Umney. Lucretia Eppure ti vedo così giù. Cos'hai tesoro? Virginia (indicando la macchia) Hai visto lì? Lucretia Sì. E' la macchia di ieri sera, e allora? Virginia E allora non ricordi che Washington l'aveva tolta? Lucretia Oh no! Vuoi dire che lo smacchiatore Pinkerton non è poi così efficace? Non bisogna assolutamente dirlo a Washington, se ne avrebbe a male. Virginia Ma no! Possibile che tu non capisca? Ieri sera la macchia è stata tolta, e tutti abbiamo visto che non c'era più...e questa mattina l'abbiamo ritrovata lì, come se non fosse mai stata lavata. Oh, è terribile! (sconvolta, abbraccia la madre) Lucretia Su, bambina mia, stai calma. Vedrai che ci sarà sicuramente una spiegazione razionale. Virginia Hai ragione. Lucretia Piuttosto, dov'è la Umney? Lei probabilmente saprà spiegarci. Virginia In questo momento deve essere in camera a pregare affinché la fantasma non scagli la sua ira su tutti noi per il sacrilegio compiuto da Washington. Lucretia Cara, non voglio che tu ti faccia suggestionare da queste storie. Sai, la contessa mi aveva avvertito che la Signora Umney non ha tutte le rotelle a posto. Umney (entrando) Chi non ha tutte le rotelle a posto? Lucretia (con prontezza) La carrozza blu. Anzi, Signora Umney, si ricordi di dire al fabbro che dobbiamo aggiustarla al più presto. Umney Bene, Signora. (guarda la macchia) Lucretia Problemi, signora Umney? Umney Nessuno, signora (esce). (entrano Hiram, Roxy, Foxy, Washington) Hiram Oh, che stanchezza! Ciao Virginia, come va il mal di testa? Virginia Un po' meglio. Hiram Senti cara, è meglio portare a dormire queste pesti: non si reggono più in piedi. Lucretia Caro, hai visto lì? Washington Che cosa c'è, mamma? (Fanno cerchio attorno a Washington che rimane in mezzo e va verso la macchia) Che cos'è successo? Virginia Hai visto? C'è ancora quell'orrida macchia di sangue! Washington Eh no! Non credo sia colpa del Supersmacchiatore, perché io l'ho sperimentato su tutto. Dev'essere senz'altro stato lo spettro. (inizia a ritogliere la macchia) Lucretia Beh! Noi portiamo a dormire le bambine. (escono Lucretia Roxy Foxy). Virginia Aspettami, mamma. (esce anche Virginia). Hiram Allora, è venuta via questa volta? Washington Ecco fatto! E se quella fantasma vuole la guerra, guerra avrà! Io e il mio Supersmacchiatore siamo pronti! Hiram Bravo figliolo, ben detto! Washington Ora vado a coricarmi anch'io. Tu non vieni papà? Hiram Sì, vado in cucina a bere un bicchiere di latte e arrivo. Washington Beh, buona notte. Hiram Buona notte. Entrambi escono. Entra la fantasma. Vecchia, aspetto terrificante, occhi rossi, capelli grigi e ricadenti fin sulle spalle; l'abito, di taglio molto antico, lacero e sudicio; dai polsi e dalle caviglie pendono catene arrugginite. Arriva sbattendo vistosamente le catene mentre cammina e provocando molto rumore. Hiram (da fuori) Washington, smettila di fare rumore, altrimenti sveglierai le sorelline! La fantasma si gira verso la voce. Entra Hiram. La fantasma sta per assalirlo per fargli paura Hiram Cara Signora, devo pregarla di dare un po' d'olio a quelle catene. A tale scopo dovrei avere qui una bottiglietta di Lubrificante Pinkerton. (cerca, la tira fuori) Eccola: (leggendo l'etichetta) funziona sin dalla prima applicazione. La fantasma grugnisce mentre Hiram fa per porgergli la boccetta Hiram La lascio qui sul tavolino, vicino alla candela. (si scosta, la fantasma lo segue minacciosamente, fa per aggredirlo) E sarò lieto di dargliene un'altra se dovesse averne ancora bisogno. Hiram esce, la fantasma si gira, prende la boccetta, la scaglia per terra, urla, corre e intanto entra in scena Washington con in mano un archibugio e una candela accesa Washington Altolà, "mani in alto"! Fantasma Ah sì! (spegne la candela di Washington) E ora cosa vuoi farmi?! (risata satanica) Entra Lucretia, dopo una piccola pausa finita la risata, con una candela e una boccetta Lucretia Ho l'impressione che lei non si senta troppo bene, così le ho portato una boccetta di sciroppo del Dottor Pinkerton. Lo troverà un rimedio eccellente. La fantasma si avvicina minacciosa, urlando verso i due. Quando si trova vicino escono le sorelline vestite da indiani lanciandogli contro degli oggetti: pallottole di carta, ecc.. La fantasma si ritira e le sorelline fanno per seguirla. Lucrezia Basta, bambine! Finitela! Roxy Ma mamma! Foxy Era divertente. Lucretia Su, niente storie. E' tardi. Avrete tempo domani per giocare con la fantasma. Roxy Va bene, mamma. Escono tutti, in scena rimane solo la fantasma Fantasma Mai, durante la mia ininterrotta, ultrasecolare carriera ero stata così umiliata! Ma chi sono questi maledetti per fare questo a me, a me, Lady Eleonor Canterville, la fantasma di Canterville. (fa per andare quando si avvede della macchia e si dirige verso essa) Pagheranno anche questo di affronto (si china a rimettere la macchia) Ma guarda un po' se devo utilizzare quel poco sangue che ancora ho nelle vene. Ecco fatto. (entra nella cripta) Come posso vendicarmi? Ci sono: potrei diventare il Rosso Reuben, il Fanciullo Strangolato, fa sempre il suo effetto. Ecco questo potrebbe aiutarmi. (prende un libro) Il mio elenco delle vittime fatte durante il 1650-1651...(inizia a leggere) A Abbins Jhons, spinto nel fiume delle carpe boh. Vediamo un po' più avanti. (sfoglia) Alla“S”: Scrab...Shellington...Stanley...Stilton...Sì costui lo ricordo, Lord Francis Stilton e come se lo ricordo! Era talmente patito del gioco dei dadi che si credeva il migliore. Lo lasciai sul pavimento paralizzato e da allora egli non riuscì più a dire altro che doppio sei. (fa il gesto del tirare i dadi) Aveva perso!...e così perderà anche questa famiglia di miscredenti...ma ora non devo perdere tempo. Inizia a leggere. Sale una lieve musica, la scena si fa tutta buia ad eccezione della candela,intanto la musica prima si alza e poi si abbassa e contemporaneamente si alza la luce in scena. Sì è fatto giorno. (entra la Sig.ra Umney) La Sig.ra Umney prepara la tavola e ad un certo punto si accorge che la macchia c'è di nuovo Umney Aaah! La macchia! (vedendo la macchia terrorizzata) (entra Lucretia) Umney Buongiorno signora. Lucretia Buongiorno Signora Umney. Che cosa ha preparato di buono questa mattina?...Ah! Tè e biscotti secchi. Umney Sì signora. (esce) Entra Hiram. Hiram Salve cara. (va a dare un bacio a Lucretia) Lucretia Salve caro. (Hiram fa per sedersi quando si accorge della macchia) Hiram Oh no! Non è possibile! Lucretia Cosa? Hiram Ma dico! Io le offro l'olio lubrificante Pinkerton, tu le regali lo sciroppo per la tosse e lei come ci ringrazia?! Rimettendo la macchia. Mah...Avrà pure trecento anni, però l'educazione non l'ha ancora imparata! Lucretia Hai ragione, quella fantasma è una vera maleducata. Fantasma Maleducata io! Ma sentili! Come se io li avessi invitati in casa mia. Oh! Vi ho forse invitati?! No! No!...E poi io ci tengo a quella macchia: è l'unico ricordo che ho di mio marito, oltre ancora a qualche livido, e se provano a toglierla ancora una volta... Lucretia Washington! Vieni subito. Washington (entrando) Eccomi mamma. Buongiorno papà. Lucretia Senti, la fantasma ha rifatto quell'orribile macchia, vuoi avere la cortesia di toglierla prima di colazione Washington Va bene. Fantasma (mentre Washington pulisce) Non ci provare sai. No, no! Ragazzo scherzi col fuoco. Ah! La mia vendetta sarà infallibile..no non posso neanche vedere. (esce) (entrano le gemelle) Roxy Foxy Salve mamma. Salve papà. (si siedono tutti allegri ed entra Virginia, triste) Virginia Buongiorno a tutti. Hiram Buongiorno cara. Cos'è quel muso? Roxy Virginia ha paura della fantasma. Foxy Ah! Ah! Fifona! Roxy Fifona, fifona, fifona. Virginia State zitte! (entra la Sig.ra Umney portando da bere) Washington Vedi Virginia, abbiamo appurato che i fantasmi esistono. Vorrà dire che appena le si potrà parlare, senza che si arrabbi, le offriremo un buon posto di lavoro, magari in qualche museo. Hiram Calma Washington, la fantasma è di casa: quindi voglio che tutti, e dico tutti, le portino rispetto, se non altro per la convivenza comune. Anzi d'ora in poi la chiameremo col suo nome, Eleonor. Lucretia Hai ragione caro, non sopporto quel terribile rumore di catene la notte. Roxy Possiamo giocarci un po' con la signora Eleonor? Hiram Sì, ma non esagerate con i dispetti. Foxy Va bene. (si avviano) Lucretia Dove andate? Roxy A cercare la fantasma per giocare, no? Lucretia Aspettate un momento. Oggi andiamo tutti a trovare il Conte Mitzburg. Anzi, Signora Umney, noi a pranzo non ci saremo, torneremo per cena. Umney Va bene, signora. Hiram Beh! Si è fatto tardi: ho detto al Conte che saremmo arrivati per le dieci e mezza. Forza ragazze, andiamo. Lucretia Sei pronta Virginia? Virginia Sì mamma (tristissima). Lucretia Non fare quel muso, tanto il figlio del conte non c’è. Virginia Davvero mamma? Cecio Cecilio non c'è? (Piacevolmente sorpresa) Lucretia Sì, tornerà tra venti giorni. Virginia Ma che peccato! Allora andiamo no?! (Ironica e raggiante) Escono tutti. Rimane in scena la sola Umney che sparecchia. Rientra la fantasma. Fantasma Eleonor?! Come si permettono di chiamarmi con quel nome eh!? Come si permettono. (poi ci ripensa) Vogliono trattarmi come una della famiglia per impietosirmi! Ma non ci casco, anzi, è ora di escogitare qualcosa. Proviamo un po' nel mio baule (inizia a tirare fuori cose strane fino a quando non estrae un piccolo diario) Guarda cosa c'è qui. Il diario della Signora Tremouillac. Ricordo ancora la sua faccia quando si alzò una mattina e mi vide seduta sulla sua poltrona. Mi ero trasformata in uno scheletro, indossavo la sua vestaglia e intanto leggevo questo suo diario segreto. Povera donna non si alzò da quel letto per tre settimane. Poi, però, finalmente si alzò. E si buttò dalla finestra. Intanto la Signora Umney ha sparecchiato la tavola ed esce La fantasma cerca un po' in giro e la musica si alza e poi si abbassa insieme ad un gioco di luci che denota il passaggio del tempo. Ad un certo punto la fantasma apre il suo armadio e la musica cessa. A questo punto entra Umney e comincia a preparare la tavola. Ma guarda cosa c'è qui: il costume di "Rupert il Temerario", il conte senza testa...Ah! Quanti bei ricordi! E questo cos'è? (inizia a tirar fuori abiti) Vediamo un po'...ecco, ci sono, questo è perfetto...sì, il mio sudario sporco di terra di sepolcro andrà benissimo. Ora mi manca la...la...ma dove l'ho messa? Si mette a cercare ed esce. Intanto Umney ha finito di preparare la tavola Entrano Lucretia e Virginia Lucretia Eccoci a casa. Cosa ci ha preparato questa sera di buono? Umney Pudding originale inglese. Lucretia Fantastico! E di altro? (controlla un po' che cosa c'è) Virginia Dai mamma, so per certo che sarà squisito. Umney Grazie Virginia, come al solito sei gentilissima. Virginia Di niente. Io vado su a cambiarmi per cena. (esce) Washington (entrando) Vieni dentro, papà. Hiram (entrando con una pezza in faccia, barcollando, con Roxy Foxy che gli girano intorno) Dio che male! Che dolore pazzesco! Washington Papà, io te lo avevo detto che eri troppo anziano per giocare a tennis col Conte. Hiram Ma che cosa dici? E' stato solo un imprevisto. Io non ho visto la palla che mi arrivava in faccia. Può capitare a chiunque, no? Washington Sì, a chiunque. Hiram Roxy e Foxy smettetela di girarmi attorno, che la testa mi esplode...(tra sé) Non so come possa piacere un gioco del genere. Bambine per favore! Andate su a cambiarvi per cena, e fate presto, che è pronto. Roxy Va bene. Foxy Va bene, campione. Roxy Papà...datti all'ippica. Foxy Papà...datti all'ittica (escono). (Hiram si avvia verso le scale e barcolla) Washington Vuoi una mano, papà? Lucretia Lascia stare caro, lo aiuto io. Vedrai, un'aspirina del Dottor Pinkerton e per cena non avrai più nulla. (escono Lucretia e Hiram) Umney (a Lucretia che sta uscendo) Signora, tra quanto tempo desidera cenare? Lucretia Tra una decina di minuti. Umney Grazie, allora finisco di preparare. (escono tutti) Rientra la fantasma vestita nel sudario con una tela gialla legata alle mascelle, con una vanga da becchino e una piccola lanterna. Fantasma Sono pronta, eccovi il “Ladro di cadaveri di Chertsey Born” (lampo, tuono, inizia a piovere pian piano scendono tutti ed iniziano a mangiare) Penetrerò silenziosamente nella camera di Washington, gli sussurrerò parole senza senso ai piedi del letto e mi spaccherò il cranio con la vanga. Lo farò pentire di avere cancellato la macchia di sangue, lo farò pentire di essere nato! (lampo)...E poi, poi andrò nella stanza dei coniugi, poserò una viscida mano putrefatta sulla fronte della Signora Sììì, e poi Virginia...Mah, insomma, lei non mi ha mai fatto niente di male...Va beh, le tirerò un po' le coperte...Ma loro sì, loro, le due pesti: oh no, con loro nessuna pietà! Prima di tutto mi siederò su i loro petti così da provocare loro la sensazione dell'incubo, poi mi infilerò nello spazio trai letti sotto forma di cadavere freddo e verdognolo...sììì...verdognolo. E infine mi libererò del sudario e mi mostrerò loro come scheletro con un solo occhio insanguinato. Sììì...! (la famiglia mangia e ora ha finito) Ecco, ecco. Fra poco andranno a dormire. Mi mancano solo gli ultimi preparativi e la mia vendetta sarà completa! (esce) (in scena la Sig.ra Umney sparecchia, gli altri si siedono sulle poltrone quando la conversazione ha luogo) (Hiram si tiene la testa dolorante) Lucretia Caro, non hai toccato cibo. Hiram Come posso? Ho la testa che mi esplode. Lucretia Che strano! E' la prima volta che l'aspirina Pinkerton non fa il suo effetto. Mah!... Washington. (Washington guarda dov'è situata la macchia) Washington! Washington Che c'è? Lucretia Cosa stavi facendo? Washington No, niente. Guardavo quel tappeto. Chissà se domani troverò ancora la macchia? (la Sig.ra Umney si fa il segno della croce, Roxy e Foxy le si avvicinano e la spaventano) Umney Ah! (poi si gira e li vede) Birbantelle! Ma se vi prendo... Roxy Foxy Non ci prendi schiaccianoci? Tu sei lenta e noi veloci! (escono ridendo) Lucretia Washington, vai a controllare che dalle bambine sia tutto a posto? Ho la vaga impressione che stessero confabulando qualcosa prima. Washington Beh! Se fosse vero, povera Eleonor! Virginia Washington, ti prego, non nominare la fantasma. Washington Che strazio! Ma è possibile? Nessuno qui ha paura di Eleonor tranne te. Anzi, si avvicina l'ora di andare a dormire e già tremi...Beh, buona notte a tutti. (esce) Hiram Buona notte. Lucretia Via caro, andiamo a letto. Su, piano piano. (escono) Virginia rimane un attimo lì, guarda la Sig.ra Umney, non sa se andare o rimanere. Sembra che voglia chiedere qualcosa, ma poi esce. La Sig.ra Umney mette a posto le ultime cose, poi esce. Pian piano le luci si spengono tranne nella camera delle bimbe da dove prima proviene un rumore di voci, poi le due escono e mettono qualcosa sulle scale. Rientrano, la scena si fa buia tanto da far vedere le sagome. Rintocca la mezzanotte sulla loro entrata, le due si affrettano. La fantasma esce con fare spavaldo. Di sottofondo una musica melodiosa. La fantasma cade scivolando; si rialza; la musica cala. Fantasma Ma porcaccia, zozza, laida! (fa per raccogliere le cose per terra quando tocca i gradini. Urla) Burro!...Avete finito di giocare. Maledette piccole insignificanti creature. Ma ora vi sistemo io...per voi è finita! (la musica sale con la voce. La fantasma apre la porta della stanza delle bimbe. Ed un getto d'acqua proveniente da un secchio situato sopra la porta gli cade in testa bagnandola completamente) Sipario. Cambio scena ATTO SECONDO L'ambiente è più luminoso pieno di vita. I candelabri non ci sono più al loro posto ci sono vasi con fiori la tovaglia e le tendine sono ora di colori accesi,al posto dei vecchi libri ora c'è l’enciclopedia Pinkerton color rosa pastello, i quadri degli antenati non ci sono più. Ce n'è rimasto solo uno, il divano è ricoperto con un telo colorato ecc.. Terzo quadro (in scena sono presenti Roxy e Foxy) Foxy Allora è deciso per questa notte? Roxy Sì. Secondo i miei calcoli Eleonor appare ogni mercoledì. Foxy Sei sicura? Oramai è da tre settimane che non si fa viva...eh eh eh...l'hai capita!? Roxy Purtroppo sì...Comunque non ti preoccupare, ho scoperto che è costretta almeno una volta a settimana a fare un'apparizione. Foxy Se lo dici tu va bene, ma quella furfante fa di tutto per sfuggirci. Esce di nascosto, cammina piano, piano per non far rumore... Roxy Si addormenta di sera e si risveglia col sole...è chiara come l'alba...è proprio un bel fantasma...l'hai capita!? Foxy Purtroppo sì...Sai, ho anche il sospetto che usi l'olio Pinkerton per le catene. Roxy Oggi è mercoledì e questa notte la inchiodiamo. Il piano è perfetto, l'ho inventato io, fanta Eleonor non ha via di scampo. Foxy Sarà come dici tu, ma non vorrei che succedesse qualche imprevisto. Non ho voglia di aspettare un'altra settimana per giocarci. Roxy Ma a questa qui possiamo fare tutti gli scherzi che vogliamo, tanto lei non può mica licenziarsi come le altre governanti. Foxy Sì, è vero! Eleonor non è precaria, l'hanno assunta per l'eternità. Roxy (guardando l'ora) Allora siamo pronte. Tu entri in cucina, prendi ciò che sai ed esci subito. Io intanto resto qui e guardo che non arrivi la Umney. Foxy Scusa eh, ma perché devo entrare io? Non puoi entrare tu ed io faccio il palo? Roxy No, tu non sei buona a fare il palo. Ci vuole esperienza. Guarda. (si mette dritta e rigida). E poi il piano è mio e decido io. Foxy Sì però se la Umney mi becca, posso anche spiegarle che il piano era tuo. Ma le botte me le prendo io. Roxy Oh quante storie. Avanti che potrebbe arrivare qualcuno e allora addio divertimento. Dai muoviti. Foxy E va bene ma siamo intesi, nel caso... Roxy Nel caso arrivi qualcuno faccio il verso del cucùlo: "Uuh Uuh". Foxy Sì, sì. Vado...ma non sbagliare cucùlo! (esce di scena dalla porta della cucina, intanto Roxy gira attorno guardando dalle varie uscite che non arrivi nessuno. Poco dopo dalle camere arriva la signora Umney) Umney (vedendolo in atteggiamento furbesco) Cosa stai facendo? Roxy Carissima signora Umney! Come va, come va? Umney Come va cosa? Roxy Ma sì...sa che la vedo un po' stanca (guarda l'ora)...le dieci e trenta come è tardi...e chissà come sarà stanca lei...avrà lavorato molto eh...e avrà sonno...perché non va a dormire...la sua stanza è di sopra...è stanca eh? Umney Ma cos'hai Roxy? Roxy Io..niente Uuh Uuh (tossisce) Uuh Uuh (tossisce guardando verso la cucina) Umney Ma non stai bene? Roxy Eh sì, non sto bene, ho una tosse fittissima. (tossisce e fa il verso)...Uuh Uuh. Umney Che strana tosse (la Umney fa per passare ma Roxy le impedisce il passaggio) Ma, Roxy, mi fai passare? Roxy Ah perché vuole andare in cucina?...che sbadata...ma perché vuole andare in cucina? Umney Volevo preparare della camomilla e.. Roxy Camomilla? Ma perché a cosa serve? Chi la vuole? Umney Sai benissimo che tuo padre prima di andare a dormire ne prende sempre un po'. Roxy Ah sì, è vero però... Umney Però basta fammi passare (la sposta fa per entrare) Roxy Signora Umney Umney Che cosa c'è ancora? Roxy (mielosamente) Non è che mi andrebbe di sopra a prendere nel beauty della mamma lo sciroppo del dottor Pinkerton per la mia tossettina (tossisce). Umney E perché non puoi andarci da sola? Roxy (con voce innocente) Ma mamma non vuole che frughi tra le sue cose e poi se non trova più qualche cosa è capacissima di dare la colpa a me. Umney Povero angelo tu non ne saresti mai capace...e va bene (va verso l'uscita) Roxy Grazie... Umney (sull'uscita) E quell’altro angelo di tua sorella dov'è? Roxy Dov'è?? Umney Dov'è? Roxy Dove. Umney Già... Roxy Era...stanca...sì stanca...e aveva un gran mal di testa...anche lei stava poco bene (tossisce). Umney Queste bambine di oggi si ammalano così facilmente. (esce e rientra Foxy dando a Roxy qualcosa) Foxy Ecco inizia a portare su questo mentre io rimetto a posto di là. Ci metto un secondo. Roxy Va bene (esce). Umney (da fuori) Lo sciroppo Pinkerton è finito. Va bene anche quello del dottor Dubble? (entrano contemporaneamente la Signora Umney da una parte e Foxy dalla cucina) Foxy cosa fai in piedi? Foxy Io? E perché non dovrei essere in piedi? Umney Ma non stavi poco bene? Foxy Cosa? Io poco bene... Roxy (da dentro) Uuh Uuh... Foxy Ah sì è vero stavo poco bene, però adesso sto meglio, sì molto meglio ed è meglio che vada di sopra...sì sì sì è meglio già (si avvia). Umney Foxy hai visto tua sorella Roxy? Foxy No non l'ho vista perché? Umney Ero andata a prendere questo sciroppo per la tosse... Foxy ...lo sciroppo grazie signora Umney avevo appunto chiesto al mia sorella di venirglielo a chiedere (le prende lo sciroppo dalle mani) ho una tosse (tossisce). Umney Ma lo sciroppo è per tua sorella, tu non avevi mal di testa? Foxy (sentendosi spiazzata) Sì mal di testa...con tosse (tossisce). Umney E tua sorella allora? Foxy Ma...si vede che è venuta la tosse anche a lei. Comunque grazie. (esce frettolosamente) Umney Che strane bimbe...beh per lo meno se stanno poco bene non combineranno guai. (va in cucina) (Entrano dall'ingresso Hiram e Washington) Hiram Allora Washington come ti senti dopo il tuo debutto nella società inglese? Washington Bene. Sono molto contento, ho conosciuto nobil uomini di una ricchezza immensa e ho parlato con loro a proposito di certe idee che ho in testa. Hiram Eh caro, hai il fiuto degli affari. Tu sei nato per queste cose, come tuo padre d’altronde e questo castello ne è la prova. Sì sì, ho fatto proprio un affarone. Washington Ed io ne ho fatto subito un altro comprando in blocco questa enciclopedia che si intona benissimo con l'ambiente. Fantasma (da dietro) Nooooo l'enciclopedia noooooo! Hiram Uffa che noia, non fa altro che lamentarsi. Washington Hai ragione. Vorrei sapere che cosa abbia poi da lamentarsi. Vive qui e non paga neanche l'affitto, che ingrata (entrando Lucretia e Virginia). Lucretia Però non ti capisco. Ti ho comprato un vestito appropriato per il ballo, era pieno di giovani che sarebbero stati lieti di ballare con te, e tu niente, sei rimasta seduta tutta la sera assorta nei tuoi pensieri. Io non ti capisco. Virginia Ma mamma... Lucretia Ho capito stavi pensando al figlio del conte. E' un vero peccato che non sia ancora tornato dalla residenza estiva. Virginia Ma chi Cecio?!...Io direi una fortuna. E non pensavo a lui. Pensavo a questo posto. Lucretia Ci risiamo. Questa è colpa della signora Umney. Ti fermi ogni sera a parlare con lei. Chissà poi cosa è capace di raccontarti. Virginia Ma niente mamma... Lucretia Ah no? Quella donna vede spiriti e cose simili dappertutto, per non parlare poi dei fantasmi. Virginia Sì però... Lucretia So cosa vuoi dire. Che i fantasmi esistono e ne abbiamo uno in casa, ma cosa c'è di terribile?! Ho una figlia che ormai è una signorina alla quale compro vestiti e gioielli e anziché pensare a farsi notare in società cosa fa? Cosa fa?..pensa ai fantasmi (occhiataccia di Virginia) Questo sì, che è terribile! E Eleonor poi, cosa avrà da lementarsi? Guarda la casa. Prima viveva in rudere tutto buio e maleodorante. Ora abbiamo dato all'ambiente dei bei colori, un po' di vivacità. Virginia Si vede che a lei piaceva come era prima. Lucretia No cara, non credo che sia possibile. Guarda queste tendine nuove, non possono sicuramente dispiacerle. Virginia Ma lei viveva nel 1600 e gli arredamenti erano diversi. Washington Sì però adesso siamo nel 1900. Virginia Ma che colpa ne ha lei se non è ancora morta? (attimo di silenzio poi tuono, lampo e inizia a piovere) Washington Sai papà non ho ancora capito se sia Eleonor che fa piovere. Hiram Non saprei figliolo. Washington Ma se è lei come fa, non sei curioso di saperlo? Umney (entra all'improvviso con la camomilla) Ho portato la camomilla signore. Lucretia (scortesemente) Grazie appoggi pure qui. (tavolino davanti al divano e si siede sul divano vicino ad Hiram, anche Washington e Virginia si siedono sulle due poltrone) Umney Serve altro signori? Lucretia Beh, potrebbe sorridere ogni tanto. Umney Certo signora. (Umney fa un bel sorriso finto e poi torna subito seria ed esce) Lucretia (versando la camomilla e poi lo zucchero) Uno o due? Hiram Cinque. Lucretia Non ti farà male tutto questo zucchero? Hiram Ma io detesto la camomilla. Lucretia E allora perché la bevi? Hiram Perché altrimenti non riesco a dormire. Beh, dove sono quelle due canaglie di Roxy e Foxy? E tu (indicando Washington che durante la precedente discussione stava togliendo la macchia di "sangue") hai finito di togliere quella macchia di sangue? Washington Ecco fatto ho finito. Lucretia Di che colore era oggi caro, che non ricordo più? Washington Verde. Lucretia Certo che è strano? Non mi sarei mai immaginata che il sangue potesse essere di questo colore. Hiram E lo dici a me!? Ieri avevo puntato sul blu...beh cosa aspettano le tue sorelline a scendere? Washington (chiamando ad alta voce) Roxy, Foxy, venite giù che scommettiamo sulla macchia (Virginia fa per andarsene). Lucretia Non vuoi giocare con noi Virginia? Virginia No mamma. Lucretia Quando si tratta di puntare su che colore avrà la macchia di sangue, tu te ne vai a dormire. Ma perché cara? Virginia Niente mamma buona notte a tutti. Washington Dai Virginia è un gioco non facciamo mica niente di male. Virginia Ah no? Beh se voleste veramente fare del bene dovreste smettere di cancellare quella stupida macchia che tanto sapete benissimo che la mattina riappare. Finitela con questi giochi! Non sono affatto divertenti. Buona notte a tutti (esce). Pausa di silenzio poi arrivano Roxy e Foxy rumoreggiando Roxy Foxy La macchia, la macchia, la macchia! Roxy Siamo pronte. Washington (tirando fuori da un cassetto un foglio e una penna e sfogliando) Allora, oggi la macchia era verde acqua, ieri era verde smeraldo, l'altro ieri celeste. Di che colore sarà domani? Chi indovina vince il montepremi. Prima di iniziare, fuori i soldi (tutti danno i soldi a Washington). Hiram Bravo caro sei tutto tuo padre...allora io sono testardo e insisto sul blu. E' una nobile quella Canterville, beh avrà almeno una goccia di sangue blu o no?! Washington Tu, mamma? Lucretia Rosa confetto come l’enciclopedia. Fantasma (d.d.) Nooooooo l’enciclopedia nooooooo... Lucretia Non ti arrabbiare. Cambio colore. Facciamo rosa shocking. Washington Roxy, Foxy? Roxy Giallo. Sì direi un bel giallo limone. Foxy Ah per me sarà rossa. Roxy Rossa!? Foxy Ah è vero...aspetta, facciamo azzurra. Washington (scrivendo) Azzurra. Dunque...per me, invece, non sarà di nessun colore. Tutti E perché? Washington Perché finalmente Eleonor si arrenderà a me e al super smacchiatore detergente esemplare Pinkerton...(scrivendo) Nessun colore. Bene, anche per questa sera abbiamo finito. Buona notte a tutti. (si avvia guarda la macchia) Cara Canterville perderai, ti arrenderai. (esce in “corridoio stanze”) Lucretia Beh bambine forza, andate a lavarvi e poi a dormire che arrivo subito. Roxy Foxy Va bene mamma. (escono) Lucretia Che strano, non hanno protestato. Di solito vogliono rimanere in piedi a giocare col fantasma. Hiram Eh..saranno un po' tristi, le vacanze stanno finendo e fra un po' torneranno a scuola. Fantasma (d.d.) Sììììììì....sìììììììì.... Lucretia Stavo pensando Hiram che dovremmo venirci più spesso, anzi forse se riuscissimo a trovare una buona scuola per le bambine potremmo trasferirci qui. Fantasma (d.d.) Nooooo...nooooo... Hiram Meglio di no. Lasciamo che per un po' di mesi all'anno la zia Eleonor viva in pace. Lucretia Forse hai ragione tu, in fondo anche lei è un essere umano o meglio lo era. Hiram Sai cosa ho trovato nell'armadio ieri sera? Lucretia Cosa? Hiram La mia valigia. Ci crederesti, sono proprio convinto che sia stata lei a restituirmela. Lucretia Beh incomincia ad essere un po' più cortese. Hiram Sai a volte penso alla fantasma, alla situazione, a noi e mi chiedo se sia possibile.... Lucretia Cosa caro? Hiram No pensavo...niente...sarebbe così assurdo, andiamo a dormire. Escono tutti Entra la signora Umney, va verso le tazze e guardano là dove c'era la macchia Umney Ma guarda se è possibile. Ci scommettono anche sopra. Va bene non avere paura della fantasma, ma prenderla anche in giro. (si siede) Eh mio Dio come cambiano i tempi, guarda un po' questo castello...Sembrava un rudere e adesso...(entra Virginia in vestaglia, senza essere vista) Non so se lo preferivo prima quando tremavo perché una porta scricchiolava e il rumore delle catene non ci faceva dormire la notte, oppure adesso che è tutto raggiante pieno di colori, di luce. Sulle porte è stato dato l'olio Pinkerton e non scricchiolano più e quando sbatte una finestra è stato solo il vento. E' così tanto bello, tanto vivo che non sembra più casa mia (pausa si avvede di Virginia)...Da quanto tempo sei lì? Virginia Sono appena arrivata, ma l'ho sentita mentre...Vuole bene a questo castello vero? Umney E come non potrei ci sono nata. Virginia Le chiedo scusa a nome della mia famiglia per aver... Umney No figurati non è questo. Sì voi avete cambiato un po’ l'arredamento e anzi avete reso tutto così...lucente. Ma non c'è più quel profumo di solenne, di antico che c'era prima, era come un alone che circondava la casa. Virginia Era la paura. Umney Quando ero piccola, ricordo che mia mamma mi raccontava della fantasma. Io ero terrorizzata, però vedevo negli occhi che anche lei aveva paura, così come l'avevano tutte le persone più grandi di me che mi circondavano. Virginia E non è più contenta, più tranquilla ora? Umney Da un punto di vista sì sono più felice, non prendo più spaventi, dormo più tranquilla, ma ho sempre creduto che la fantasma fosse il male e non posso non avere paura del male. Virginia Ma lei non è il male, sicuramente è stata cattiva in vita e anche in morte, però forse ella ha capito. Ora è diversa è più... Umney Buona vuoi dire? No non può essere. E' cattiva. Il suo unico scopo è far soffrire, tu non sai tutte le malefatte che ha combinato sino ad oggi. Virginia Sì ha ragione, però può essere che questo tempo, dopo che è morta intendo, le sia stato concesso perché potesse capire di aver fatto del male. Umney Vorresti dire che Lady Canterville è divenuta fantasma non per punizione ma per.... Virginia Per avere la possibilità di pentirsi. Umney Ma è assurdo. Virginia L'unica cosa che non capisco è perché non lo faccia. Umney Perché non vuole, te lo dico io. Perché sta bene dove sta e quando voi ve ne sarete andati tornerà a fare del male. Virginia Non lo so, forse ha ragione lei. Io vedo tutto più semplice, più rosa, ma sono solo una bambina. Umney Ma tu che sei diversa dal resto della tua famiglia, hai paura della fantasma? Virginia Sì, continuo ad avere un po' di paura, non per lei, ma ciò che rappresenta, cioè la morte. Però non trovo corretto giudicare male una persona soltanto perché la si teme. (pausa) Forse il mondo è più rosa di quel che si crede e le persone possono veramente cambiare. Umney Forse, ma io sono ormai troppo vecchia per accettarlo. Mi dispiace (pausa)...beh è tardissimo. Meglio andare a dormire. Virginia Buona notte signora Umney (esce). Umney Buona notte. La Umney, rimasta sola, si dirige verso la filastrocca Umney Che sia veramente giunto il momento...? Esce in cucina portando via le tazze. La scena è vuota, le luci calano leggermente. Si nota Roxy che esce dalla sua stanza. Indossa un pigiama. Roxy Vieni fuori, via libera. Esce Foxy indossando un pigiama, con in mano l'occorrente per lo scherzo al fantasma, anche se al pubblico pare solo che abbia in mano qualcosa di indefinibile. Foxy Sembrava che Virginia non andasse più a dormire. Roxy Dai muoviti. Vai a prendere il resto mentre io sistemo qui. Foxy Vado...perchè chi dorme...non piglia spettri. Roxy esce e rientra subito dopo con altra roba in mano. La luce si abbassa man mano che le tre agiscono parlocchiando in scena. La creazione dello scherzo del finto fantasma degli Otis è lasciata alla fantasia del regista. Le due, poi, escono di scena lasciandola vuota. Entra la fantasma vestita scialbamente cercando di non essere scorta e di non fare il minimo rumore. Fantasma Ma guada se devo rischiare così tanto per una macchia. Speriamo che stiano già dormendo. (si china a mettere la macchia) Ancora un attimo e me la filo. (fa per andarsene, ma ad un certo punto si avvede del fantasma finto) Ahhhhhhhhhhhh (grida e scappa nella sua cripta che viene illuminata) Che paura! (ansimando) Devo riprendere fiato era orribile un...un fantasma (pausa)...ma aspetta un momento, anche io sono un fantasma...ma se lui è un fantasma ed io sono una fantasma non dovrei avere paura di lui. Se lui fosse un fantasma ed io non lo fossi allora sì dovrei averne, ma io sono un fantasma e quindi. Anzi se lui è un fantasma ed io sono un fantasma, siamo due fantasmi...allora sì che è vendetta cara famiglia mia...ora siamo in due...è finita per voi piccole sorelline! Ora siamo in due noi. (esce dalla cripta che ritorna buia ed entra in scena dove al posto del fantasma trova il lenzuolo ed il resto) Ma cosa vuol dire? Perché ha lasciato qui i suoi abiti...E questo cos'è? (prendendo in mano un biglietto tra le cose del fantasma. Lo legge arrabbiandosi man mano che va avanti). Fantasma "Fantasma degli Otis. Unico Spettro Autentico e Originale. Diffidate dalle Imitazioni. Tutti gli altri sono Contraffazioni". (furente) Loro! Ancora loro...ma perché?!...Ma io vi distruggo io vi... Roxy Foxy (escono all'improvviso le due gemelline assalendo il fantasma a cuscinate) Addosso carica! Mentre le due colpiscono la fantasma, esce Virginia Virginia Basta! La volete finire o no!? (urlando seccata) Le due fuggono frettolosamente. La fantasma, che prima era accasciata per terra e si copriva la faccia, ora si volta verso Virginia. I due si guardano per un istante. Buio. Quarto quadro Fantasma Che male...la testa...la mia povera testa...quelle maledette. (si appoggia alla libreria e si spaventa) Ahhh! Non sopporto quella libreria, non sopporto il Dottor Pinkerton. (si siede sulla poltrona) A volte mi chiedo...quando morirò?! Dovrò ancora vederne tanti di cambiamenti in questa casa o sono sufficienti questi, cara famiglia Otis (si alza). Allora? Perché non rispondete?...Ah, dimenticavo che in casa non c'è nessuno, sono usciti, loro. Sono andati a comprare qualche altro bell'oggetto da mettere in sala. (si guarda in giro poi vede il quadro). Mi hanno buttato via tutti i miei ricordi e hanno lasciato solo un quadro...di mio marito. A volte mi chiedo perché l'abbia ucciso, poi guardo il quadro..e lo capisco subito...(fissa il quadro e ci parla) Cosa vuoi...? Perché mi guardi così? Smettila di fissarmi...cosa c'è?...Ma aspetta..aspetta ora ricordo. Ieri notte anche quella bambina mi guardava...ma non così, lei non lo faceva con rabbia e neanche con sdegno. Non so, non capisco più niente, so solo che quella bambina con un solo sguardo, in un solo attimo, è riuscita a fare ciò che trecento anni di lunga esistenza non sono riusciti a fare...mi ha fatto invecchiare (pausa). Ma cosa cavolo sto dicendo? Io mi diverto! Io sono cattiva! (urlando) Io sono la fantasma di Canterville e sono il male! Sì...perché passo l'esistenza a fare del male! (guarda il quadro) ...e tu cosa vuoi?...cos'hai ancora da guardarmi...lasciami in pace...adesso basta! (prende il quadro, lo spacca e lo butta in terra). (va verso la sua uscita e gli appare Lord Nicholas Canterville con ancora il fante di quadri ficcato in gola) Tu Lord Nicholas Canterville...ma io ti ho ucciso...io ti ho ficcato in gola quella carta. Cosa? Anche tu sei venuto a tormentarmi? (si tira indietro e quando è all'altezza dell'uscita della cucina appare Lord Francis Stilton) Lord Francis Stilton (con voce tombale) Doppio sei. Fantasma No. Andate via! (sempre più spaventata scappa verso le scale dove però dalla porta dei ragazzi esce Madame Tremoullac, il fantasma cade) La signora Treumillac. Lei si era buttata giù dalla finestra. Cosa fa qui? Lei è morta, voi siete tutti morti, io vi ho uccisi! (si dirige a gattoni verso l'uscita camere dalla quale appare suo marito Simon Canterville alzando la testa verso di lui con voce tremante da pazza) Tu...Simon...hai visto caro conservo ancora la tua macchia di sangue...gli americani provano a cancellarla ma io...sono brava eh? Ma...che cosa vuoi?...Adesso non puoi più picchiarmi sai?! Vai via, andate via tutti, (iniziando a piagnucolare) andate via, lasciatemi in pace. (urlando sempre per terra dirigendosi verso il centro della scena) Lasciatemi in pace! Entra Virginia vede la fantasma che rantola per terra. Ella non nota le apparizioni che sono però ancora in scena e si avvia verso di lei. Le mette una mano sulla spalla. Virginia Si sente bene? Fantasma (non accorgendosi che è Virginia) Non toccarmi lasciami in pace! (si volta e la vede) Ah sei tu? Difendimi ti prego. Virginia Cosa? Fantasma Non lasciare che mi prendano. (indicando le apparizioni, ma scompare il primo, poi successivamente tutte le altre) Virginia Chi?...non c'è nessuno qui. Fantasma Possibile che abbia immaginato tutto? Virginia Sarà stato un incubo. Fantasma Ma erano proprio qui, volevano vendicarsi per quello che gli ho fatto. Virginia Si calmi, si sieda. (aiuta la fantasma a sedersi e si siede) Fantasma Grazie. (si calma) Sembravano così reali, come se fossero davvero qui. Virginia Ecco vede...Forse...E' stato il suo senso di colpa a portarceli. Fantasma Ma quale senso di colpa e senso di colpa!? Io li odiavo tutti guarda un po' te... Virginia Ma perché non si rende conto che qualche cosa dentro di lei sta cambiando? Fantasma Sì hai ragione. Dopo trecento anni, qualche costola mi rimane in mano. Ma dopo la riattacco subito eh... Virginia Non scherzi (pausa). Ma è possibile che nonostante i rimorsi che le provocano visioni... Fantasma E' solo la prima volta che mi capita. Virginia Fa niente, ma non capisce il perché di tutto ciò? Fantasma Non ne ho la minima idea. Virginia Risponda seriamente almeno una volta. Fantasma (pausa) Forse sì. Virginia Ecco. Ora si rende conto di essere stata molto malvagia. Fantasma Oh...troppe lusinghe arrossisco. Virginia (alzandosi seccata) Lei ha ucciso suo marito. Almeno così ci hanno detto. Fantasma Ebbene sì lo ammetto, ma fu una faccenda familiare molto delicata che mi portò a fare una follia...ho subito tante violenze sai... Virginia Non ne dubito...ma so che è un peccato molto grave uccidere... Fantasma Comunque in parte l'ho scontata. I suoi fratelli, per vendetta, mi incatenarono nella cripta per farmi morire di fame...(Pausa) Sai, tu sei molto più simpatica del resto della tua famiglia. Virginia Ah grazie...A proposito, ora è meglio che vada. Oramai mi staranno cercando. Fantasma No Virginia...non andartene, è tanto tempo che non parlavo con qualcuno...io non faccio altro che parlare da sola, è così triste...ti prego rimani ancora un po'. Virginia Rimango. Però lei mi deve rispondere ad una domanda. Fantasma Dimmi. Virginia C'è almeno un giorno della sua vita che ricorda felicemente? Fantasma Beh a dire la verità non riesco a ricordarmene nessuno. Virginia Ecco. Fantasma La mia esistenza non è stata poi così bella come ho sempre finto di credere. (si alza e va verso la finestra e guarda fuori) Eccolo là il mio povero alberello rinsecchito come me...lo piantai quando avevo otto anni, ma questo te lo avranno già raccontato vero? Virginia Non si sente bene? Fantasma (assorta nei suoi pensieri)...Cosa? Virginia C’è qualche cosa che non va? Fantasma No niente...Sono solo così stanca. Non dormo da trecento anni. Deve essere tanto bello riposare, ascoltare il silenzio, avere la pace. (lunga pausa dove Virginia si commuove) Tu puoi aiutarmi, puoi aprire per me i portali della casa della morte, poiché l'amore è sempre con te e l'amore è più forte della morte. Virginia (si alza in piedi) Ma io sono solo una... Fantasma (alzandosi) Non importa, tu puoi farcela. Virginia E come potrei? Fantasma Ha mai letto l'antica profezia? Virginia Sì (dirgendosi verso essa) è questa. Fantasma Leggila, per favore. Virginia "Quando una giovane fanciulla strapperà la preghiera dalle labbra della peccatrice. Quando rifiorirà lo sterile mandorlo e un' innocente creatura verserà le sue lacrime, allora tutta la casa sarà quieta. E la pace tornerà a Canterville” Virginia Continuo a non capire cosa voglia dire. Fantasma Queste parole significano che tu dovrai piangere per me e per i miei peccati, poiché io non ho lacrime e questo lo hai fatto. E poi dovrai pregare per la mia anima poiché io non ho fede. Poi se sarai stata sempre dolce, buona e gentile, l'angelo della morte avrà pietà di me. Virginia Va bene. Il fantasma si avvicina alla libreria tira una leva e si sentono dei rumori, ma in scena non succede nulla. Virginia Un passaggio segreto. Fantasma Sì, lì avanti c’è la mia cripta, é lì dove iniziò tutto...Ricordati una cosa, quando passeremo di qua il passaggio si chiuderà e quando tornerai indietro per riaprirlo c’è una leva molto simile esattamente dall’altra parte. Virginia Tornerò...sola... Fantasma Sì. Virginia Allora forza sono pronta. Fantasma Aspetta...Quando mi accompagnerai nel regno della pace eterna...non ti sarà fatto alcun male, ma se esiterai e lo sconforto si impadronirà di te allora non tornerai più indietro. Virginia (pausa) Non ho paura e chiederò all’angelo della morte di avere pietà di lei. Fantasma Mi mancherai piccola Virginia. Virginia Forza andiamo. (la fantasma prende per mano Virginia, ella la stringe e trema anche se non lo vuole dare a vedere, il fantasma guarda Virginia, lei annuisce col capo poi i due entrano nella cripta la scena si fa buia e si sentono solo voci maligne urla ecc...poi ad un certo punto tutto tace e la scena si rischiara.Virginia e il fantasma sono scomparsi) Umney (entrando e dirigendosi verso l’uscita della Fantasma che però lei non vede) Virginia noo non andare! Oh mio dio povera signorina. (sconsolate esce dal corridoio piagnucolando) Hiram (entra chiamando) Virginia! Washington (d.d) Virginia sei là? Hiram Cara sei in camera? Washington (entrando) Allora è qua? Hiram No. Washinghton Non è neanche in veranda, ma dove sarà? Hiram Aveva detto di aver dimenticato un cosa e non è più tornata. Oramai sono passate quasi tre ore! Washington Vado a vedere se fosse andata di là. Hiram Ecco bravo, magari dai un' occhiata in soffitta non si sa mai. Washington Vado (uscendo). Virginia! Hiram Ma guarda se è possibile, ma dove si sarà cacciata? Lucretia (entrando) Trovata caro? Hiram No. Ho paura che le sia successo qualche cosa. Lucretia Non sarà successo niente. Hiram Ho come una strana sensazione. Lucretia Starà semplicemente parlando chissà dove con la signora Umney... Hiram (chiamando verso le stanze) Washington trovato nulla? Washington (d.d.) Sì qualche cosa di interessante. Hiram Che cosa? (alzandosi preoccupato) Washington (entrando con in mano degli oggetti) Ho trovato questi oggetti in soffitta, devono essere sicuramente di valore. Hiram E Virginia? Washington Ah di lei nessuna traccia. Senti papà se non ti dispiace potrei.... Hiram Sì prenditeli pure. Washington Grazie. Ah papà, mentre ero in soffitta, mi pare di aver udito la voce della Umney. Hiram Dove? Washington Da una di quelle stanzette piccole in fondo al corridoio. Lucretia E’ sempre a perdere tempo quella. Hiram Sei sicuro che non stesse parlando con Virginia? Washington No papà. Ho anche chiamato Virginia, ma non ho ottenuto risposta. Hiram Ma se Virginia non è con la Umney, dov’è? Roxy Foxy (entrando) Papà mamma...mamma papà. Hiram Che cosa c’è, cosa avete da strillare? Roxy E’ successa una cosa straordinaria. Foxy Sì è vero, da non credere. Lucretia Che cosa? Roxy Eravamo in giardino che giocavamo con i cagnolini bassotti. Foxy Sai, dato che Eleonor non si fa più vedere... Hiram E allora? Che cosa c’è di strano in tutto questo? Lucretia Su bambine continuate. Roxy Beh, ad un certo punto siamo riuscite a catturarne uno. Foxy Io l’ho catturato. Roxy Non è vero sono stata io. Foxy Che bugiarda che sei?! Lucretia Basta bambine finitela! Foxy Uffa! Hiram Su forza continuate, cosa avete visto di eccezionale? Roxy (guarda Foxy) Posso? Foxy Sì. Roxy Allora, dopo aver catturato, tutte e due assieme, il bassotto, volevamo legarlo all’albero, sai quello alto seccato in mezzo al giardino? Hiram Quale? Washington Quello che la signora Umney non ha mai voluto far tagliare. Hiram Ah, ho capito. Roxy Beh, non ci crederete. Foxy Ma era fiorito. Roxy Come se non fosse mai seccato. Hiram Ma siete sicure? Washington (che si è avvicinato alla finestra e guarda fuori) Sì è vero! Roxy Foxy Avete visto che avevamo ragione! Lucretia Va bene bambine, ma non facciamone un evento. Hiram Cara sono sempre più preoccupato per Virginia, voi bambine non è che l’avete vista? Foxy No papà. Hiram Accidenti, dovrebbe essere già qui. Lucretia Calmati Hiram. Hiram Non so, ma ho un brutto presentimento...ecco tutto. Lucretia Va bene, ma non vedo come possa la fioritura dell’albero essere collegata al fatto che non si trovi Virginia. Umney (entrando) Invece sì. Hiram Signora, ma dove era finita e cosa vuol dire invece sì? Dov’è Virginia? Umney Virginia... Hiram Che cosa le è successo? Umney Virginia é morta. Lucretia Come morta? Washington Cosa? Roxy Foxy Scheeerza. (Poi pausa e cambio tono) Foxy Vero che scherza signora Umney? Umney No Foxy, non è uno scherzo. Stavo mettendo a posto le camere, quando ho sentito delle voci provenienti dalla sala. Ho aperto piano per non farmi sentire e l’ho vista, oh mio Dio. Hiram Che cosa ha visto? Umney Ho visto Virginia insieme alla fantasma, tremava e aveva paura, lei intanto le parlava. Non riuscivo a sentire cosa le dicesse, ma la invitava ad andare con lei. Hiram Andare con lei? E dove? Umney Nel regno dei morti! Lucretia Signora Umney non scherzi su queste cose. Umney Non sto scherzando. E’ tutto vero...voi non conoscete il significato della filastrocca. Washington Mi sembra che parli di una giovane fanciulla...Virginia? Umney Sì lei. Solo una giovane, innocente creatura può fare ciò che ella ha fatto. Hiram Fatto cosa? Umney Ma non capisce...si è sacrificata. Tutti Cosa?! Umney L’unico modo che ha la fantasma per liberarsi della maledizione inflittale, è che una fanciulla si sacrifichi per lei, questo è il significato della filastrocca.(Pausa) Ma io lo sapevo, io potevo fermarla, ma non ce la facevo, non riuscivo a muovermi, avevo le gambe che mi tremavano,(inizia a piangere) io avevo paura, ma perché, perché...?! Lucretia Si tranquillizzi vedrà che... Umney E’ colpa vostra. (inizia a girare intorno a loro accusandoli uno ad uno) Voi avevate il male in casa, ma non lo avete riconosciuto, anzi ci avete scherzato, ci avete giocato sopra (guardando la macchia) Voi vi credevate forti, sapevate che la fantasma non poteva nulla contro di voi...Perché voi siete più cattivi di lei! Ma Virginia no, lei era buona. Voi l’avete uccisa, sì, perché Virginia è morta! La fantasma non potendo scagliare la sua vendetta su di voi, si è presa lei (pausa). Spero siate contenti.(la Umney esce) Foxy Mamma credi davvero che.... Lucretia Non lo so...Hiram? Hiram Washington per favore accompagna in camera le bambine. Washington Come vuoi. I tre si avviano tristemente. Una volta usciti si sentono dei rumori, gli stessi sentiti quando la fantasma aprì il passaggio segreto. Cessati i rumori appare Virginia, tutti si gettano ad abbracciarla. Lucretia Oh, Virginia... Hiram Figliola. Virginia Mamma papà (pausa dove continua l’abbraccio). Lucretia Sì però adesso spostati che mi rovini tutto il vestito. Hiram Vieni cara siediti, ma cosa è successo? Lucretia E’ vero cara devi raccontarci tutto, se sapessi tuo padre come era preoccupato. Virginia Mi dispiace. Hiram Di niente cara l’importante è che tu ora sia qui. Lucretia Io lo sapevo che non era successo niente. (entrano Roxy, Foxy e Washington) Roxy Virginia... Virginia si alza e va loro in contro. Le due gemelle la abbracciano. Washington Sorellina (i due si abbracciano). Foxy Sai, la signora Umney ci avevano detto che eri morta. Roxy E’ stata cattiva. Virginia No, non voleva esserlo. Foxy Ma dove sei stata? Virginia Lontano. Roxy Dove lontano? Virginia Oltre il bosco dei pini. Foxy Non capisco. E la fantasma? Virginia Beh, lei ora è...libera. Roxy Libera? Foxy Vuoi dire che è.... Virginia Morta. Foxy No! Virginia Sì finalmente ha finito di soffrire. Roxy No! Virginia Ora può dormire senza essere disturbata. Roxy Foxy Nooo! (le due corrono via) Lucretia Dove correte bambine. Roxy Da nessuna parte mamma. Foxy La notizia è stata sconvolgente. Roxy Abbiamo perso il nostro giocattolo preferito. Foxy Non dirlo nemmeno! Andiamo in camera nostra Roxy. Roxy Giusto. Andiamo ad affogare il nostro dolore nel gioco dell'Oca. (le due escono) Hiram Ma piccola mia, raccontaci cosa è successo. Lucretia Dove sei stata fino adesso? Virginia Ho accompagnato Eleonor di la’. Washington Di la’...e com’è di là? Cosa c’è? Virginia Ho visto poco e quello che ho visto non posso raccontarvelo. Washington Ma perché? Hiram Lascia stare Washington, Virginia ha ragione. Credo che sia meglio scoprirlo quando verrà il tempo. Virginia Giusto papà (vede il quadro rotto lo raccoglie e lo dà a Washington). Tieni, portalo sopra insieme agli altri. Washington Va bene (prende il quadro ed esce). Virginia Senti papà potrei.... Hiram Ho capito. Vuoi rimanere un po’ sola. Virginia Sì. Hiram Andiamo. Lucretia Ti aspettiamo di là. (fanno per andarsene tutti) Virginia Se incontrate la Umney ditele di venire qui, per favore. Virginia rimane un po' sola. Poi entra la signora Umney. Umney Mi volevi vedere Virginia? Virginia Sì, volevo dirle che ora può stare tranquilla, la fantasma non vi darà più fastidio (va verso la filastrocca la toglie dal muro e la legge tra sé). Umney Avevi ragione tu. Virginia Cosa? Umney La fantasma in fondo era...un essere umano come tutti. Virginia Oh signora Umney (la abbraccia). Umney Sai, ti ho vista mentre parlavi con Eleonor, ma non sono riuscita a intervenire. Avevo troppa paura...e poi ho pensato che tu... Virginia Non importa. Umney Ma cosa è accaduto quando sei andata via? Virginia Non l’ho detto a nessuno, la prego non chieda nulla non posso dirglielo. Povera lady Eleonor, io le devo moltissimo, ella mi ha fatto comprendere cosa sia la vita e cosa significhi la morte. E soprattutto perchè l’amore sia più forte dell’una e dell’altra (suona il campanello) Chi sarà? Umney Vado a vedere (esce). Virginia Chi è signora Umney? (entra la Signora Umney annunciando l’ospite) Umney Il figlio del conte di Mitsburg. Lord Cecio Cecilio Mitsburg! Fantasma (Dall'aldilà) Nooo...Cecio Cecilio noooo!!! MUSICA SIPARIO