Gospodin, recensione di Paola Cecchini
autore Recensione: Paola Cecchini
Titolo Spettacolo: GOSPODIN
Breve sinossi: Protagonista dello spettacolo è Gospodin, anti-eroe trag-icomico (interpretato da Claudio Santamaria). È oltremodo testardo e vive con il suo poetico e tragico rifiuto del denaro, l’unico elemento che fa girare il mondo . Si ribella al capitalismo (che vuol "prendere per le palle") trovando paradossalmente in prigione la sua libertà.
Autore del testo: Philipp Löhle
Città in cui è rappresentato: Pesaro
Genere: Dramma
Atti: 1
In scena dal...al (date): 21-23 novembre 2014
Elenco principali attori: Claudio Santamaria, Valentina Picello e Marcello Prayer
Regia: Giorgo Barberio Corsetti
Gospodin, recensione di Paola Cecchini
Recensione
GOSPODIN
L'UOMO CHE TROVA LA LIBERTA' IN PRIGIONE
Non trasgredire mai ai propri dogmi, scritti sul muro di casa con il latte, elemento che diventa emblema del capitalismo: “Una partenza è da escludere; i soldi non devono essere necessari; ogni proprietà è da rifiutare; libertà è non dover prendere decisioni”
E' questo in cui crede il giovane Gospodin, surreale e grottesco, comico e tragico allo stesso tempo: sceglie di vivere con un lama per riconquistare l'immediatezza naturale e l'animale gli è sequestrato proprio da quelli (Greenpeace) che di tale principio hanno fatto una missione. Per i più disparati motivi, perde (ad opera degli amici più cari ed infine della fidanzata) tutti i comfort presenti in casa (frigorifero, televisore, stereo, forno a microonde e perfino il letto); rifiuta ogni chance lavorativa (“ci sono 5 milioni di disoccupati e offrono continuamente posti di lavoro all’unica persona che non cerca occupazione”) cercando “di prendere il capitalismo per le palle”, adottare cioé “un modo di vita anticapitalistico in un mondo capitalista”. Non sarà facile.
Sto parlando di Gospodin (in lingua slava sinonimo di “signore”), atto unico di Giorgio Barberio Corsetti e terzo appuntamenti della stagione di prosa promossa dal Comune di Pesaro e l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo.
Dopo il debutto avvenuto al teatro Eliseo di Roma il 12 novembre scorso, lo spettacolo che vede come protagonista Claudio Santamaria, affiancato da Valentina Picello e Marcello Prayer (interpreti e voci narranti della storia), é andato in scena al teatro Rossini di Pesaro dal 21 al 23 novembre.
Per quanto attiene alle Marche, sarà replicato al “Lauro Rossi” di Macerata (18/19 dicembre) e al “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno (20/21 dicembre), mentre a livello nazionale sarà in tournée a Torino (24/30 novembre), Cuneo (2 dicembre), Casal Monferrato (3/4 dicembre), Genova (5/7 dicembre),Asti (20 gennaio), Milano (21/25 gennaio), Padova (5 febbraio), Verona (6 febbraio) e Vicenza (7 febbraio).
Prodotto da Fattore K./L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione, in collaborazione con Romaeuropa Festival, é tratto da Gennant Gospodin del giovane drammaturgo tedesco Philipp Löhle e si avvale della traduzione di Alessandra Griffoni a cura del Goethe Institute.
La regia é affidata a Giorgio Barberio Corsetti che vanta un'ampia esperienza professionale (cabaret, lirica, classici) nonché la capacità di far interagire con suggestione, delicatezza ed ironia, diversi linguaggi del corpo e della tecnologia (in questo caso graphic animation, video mapping e chroma key).
Barberio Corsetti cura anche la scenografia (unitamente a Massimo Troncanetti), mentre le musiche sono affidate a Gianfranco Tedeschi e Stefano Cogolo, i costumi a Francesco Esposito, le luci a Gianluca Cappelletti. I Graphics portano la firma di Lorenzo Bruno ed Alessandra Solimene, i video quelli di Igor Renzetti.
“Protagonista dello spettacolo è un anti-eroe tragicomico (interpretato da Santamaria), che si ribella al capitalismo e cerca di vivere senza soldi trovando paradossalmente in prigione la sua libertà. È oltremodo testardo e vive con il suo poetico e tragico rifiuto del denaro, l’unico elemento che fa girare il mondo - spiega Barberio Corsetti al pubblico presente a Oltrelascena, lo spazio organizzato presso la sala Repubblica del Teatro Rossini sabato 22 novembre, in cui la compagnia ha incontrato la cittadinanza e la stampa.
“Gospodin – ha proseguito il regista - è un personaggio paradossale che esprime la sua poesia con i suoi atti di negazione, anzi, fa del paradosso il suo modo di vivere. Corre, inseguito sempre dai fantasmi di un mondo che non vuole accettare: supera cancellate, si perde nei supermercati, tenta di vivere con il baratto, nel bar che frequenta salta sul tavolo per dire la sua. Gospodin è una pura invenzione poetica e paradossale. In fondo Gospodin rappresenta tutti noi, quando vorremmo mollare tutto e vivere in pace, senza il condizionamento e la pressione incombente del guadagno che muove spesso i nostri passi, senza proiettarci ogni giorno nel traffico caotico, senza dover assumere decisioni con tutta l'ansia e l'angoscia che spesso le accompagnano.”
Numerosi e calorosi gli applausi tributati a tutti i bravi attori in scena. In particolare mi è piaciuta Valentina Picello che dopo l'”Oscar del teatro” (il Premio Mariangela Melato per gli attori emergenti che le è stato assegnato lo scorso anno) ha ricevuto una settimana fa il Duse Social, tributo ambitissimo nel mondo teatrale.
Teatro Rossini
Piazza Lazzarini, Pesaro
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