FONVIZIN D. Ivanovic, Il Generale, Il Minorenne

Denis Ivanovic FONVIZINDenis I. Fonvizin 

(Mosca 1715 – Pietroburgo 1792)

Denis Fonvizin con i testi Il Generale ed Il Minorenne,

apri la strada ad autori della statura di Krylov, Griboèdov, Gogol, Puskin, Saltykov-Scedrin, Lermontov, Pisemskij, fino a Cechov

IN QUESTA PAGINA: Due Note Biografiche – Scheda Tecnica della nostra elaborazione: Il Generale (in preparazione)


FONVIZIN: Nota biografica 1

Denis I. Fonvizin

Fonvizin: disegno con scene delle sue commedie pubblicato nel 1892, nel centenerio della morte del commediografo

Nel 1768 Fonvizin publicò la prima delle due commedie alle quali è affidato il suo nome, e in generale la fama della commedia russa classica nel mondo, il repertorio dei teatri russi era ricco, almeno per quantità. Il teatro occidentale regnava sulle scene russe, non però coi nomi più famosi, che pure in Russia erano noti, Moliere, Shakespeare, Racine, ma con opere di secondo e terzo ordine, per di più in mediocri traduzioni, cui s’era aggiunta una messe di imitazioni, poche delle quali di reale valore artistico. Perciò Maksim Gor’kij ha potuto dire di Fonvizin, che apri la strada su cui dovevano poi passare uomini della statura di Krylov, Griboedov, Gogol, Puskin, Saltykov-Scedrin, Lermontov, Pisemskij e altri ancora, fino a Cechov.

Nobile d’origine e d’educazione, Fonvizin era stato fin da giovinetto tra i privilegiati che potevano assistere agli spettacoli del teatro stabile voluto da Elisabetta Petrovna e organizzato da Sumarokov e Volkov, e cosi scoprì la sua vocazione teatrale. Si applicò dapprima a tradurre, e come traduttore fu noto per vari anni, durante i quali fece conoscere ai russi le favole di L. Holberg, il cosiddetto “Molière danese”, una commedia del quale era stata il primo spettacolo teatrale da lui visto..

L’attività di traduttore era cara ai letterati del tempo, non meno di quella politica, per la quale Fonvizin si trovò ad aver contatti con molti uomini eminenti, tra cui I. P. Elagin che, come intenditore di cose teatrali divenne direttore dei teatri di Pietroburgo; e più tardi il liberaleggiante N. I. Panin, di cui divenne segretario. Le proprie idee Fonvizin riuscì a introdurle anche nelle sue commedie il suo liberalismo fu tanto noto che Puskin, nella strofa dell’ Onegin dedicata alla storia del teatro russo, lo chiamò amico della libertà.

La rispondenza delle due commedie di Fonvizin con la loro epoca è evidente per esempio, l imitazione della maniera francese e insieme la caricatura della “gallomania”, l’adozione del tipo del “raisonneur ” fatto per enunciare i principi morali nella società rappresentata, eccetera. Dell’efficacia delle due commedie nella stessa società, testimonia “IL GENERALE” (in russo Brigadir); il titolo di “Generale”, dopo la satira fonviziniana, divenne nella lingua parlata russa un appellativo ridicolo, come per Il Minorenne, il suo deus ex machina Starodum, divenne sinonimo di amico della verità”, secondo l’appellativo pensato dallo stesso commediografo come titolo di una pubblicazione satirica periodica. Essa non fu realizzata, ma quelle idee si trovano nelle lettere che egli mandò alla sorella dalla Germania, dalla Francia e dall’Italia, un felice e insieme feroce quadro delle condizioni del tempo in tali paesi, come le due commedie lo sono della Russia.

Un critico non sospetto in fatto di obiettività storica, il Kljucevskij, che della storia russa è stato e rimane ancor oggi l’interprete più acuto e più vivo, ha detto del Minorenne che “questa commedia è uno specchio senza eguale, in quanto al suo autore riuscì di porsi direttamente di fronte alla realtà russa, di guardare in essa semplicemente, senza intermediari, fissamente, con occhi non armati di nessuna lente, con uno sguardo non fuorviato da particolari punti di vista, e di riprodurla con la spregiudicatezza incosciente della intuizione artistica…penetrando, con lo sguardo del poeta, attraverso ciò che sembrava, fino a ciò che effettivamente accadeva”.

(Da “Teatro Russo” – Bompiani 1955 – pagg 161,162)



    FONVIZIN: Nota biografica 2

Denis I. FonvizinDenìs Ivànovic Fonvìzin, il primo commediografo russo la cui opera ebbe un reale valore d’arte, nacque a Mosca il 4 aprile 1715 e morì a Pietroburgo il 12 dicembre 1792. Di famiglia nobile ebbe un’eccellente educazione e quando, finita l’Università a Mosca, dovette impiegarsi, ebbe la fortuna di diventare segretario di un’alta personalità politica, il conte N. Pànin che aveva anche interessi letterari e dimostrò per il suo giovane segretario, che seppe essere interprete delle sue idee, inclini ad un moderato liberalismo, benevolenza ed interesse. Autore di due sole commedie: Il Generale del 1766-’68 e Il Minorenne del 1782, nel lungo periodo che intercorse tra la loro composizione Fonvìzln ebbe anche occasione di viaggiare in Germania, in Francia e in Italia, che seppe osservare con spirito critico ed attento lasciando memoria delle sue osservazioni nelle sue lettere. Quando nel 1766 scrisse la prima commedia, il teatro russo, nelle cornici del classicismo aveva fatto notevoli passi avanti, non aveva però ancora nell’ampio suo repertorio opere che rivelassero una coscienza creativa quale Fonvìzin rivelò nel Generale e píú tardi nel Minorenne.

Dopo Sumarokov, il maggior rappresentante del classicismo teatrale, più noto come autore di tragedie che di commedie, era stato Lukin l’autore che aveva con più coscienza artistica cercato di affrontare il teatro, guardando più al nuovo teatro borghese occidentale che al classicismo tradizionale russo, e alla commedia di questi, Lo scialacquatore corretto dall’amore, Fonvìzin dovette forse l’impulso alla creazione del Generale. Caratteristica della commedia di Fonvìzin dal punto di vista ideologico fu l’essersi inserito in una originale tendenza che avrebbe avuto anche ulteriore sviluppo, quella cioè della caricatura della gallomania nobiliare del tempo, che nella battuta dell’eroe del Generale Ivàntùka ebbe come sua epigrafe: “Il mio corpo è nato in Russia, ma il mio spirito appartiene alla corona di Francia”. Le commedie, di cui questa caricatura fu al centro, furono molte, ma Il Generale fu forse la migliore anche se ebbe, come è stato dimostrato da attenti studiosi delle influenze teatrali straniere, come il Tichonràvov e Alekséj Veselòvskij, un evidente modello nella commedia molto popolare del danese Holberg, Jean de France. Le coincidenze della trama ed alcuni particolari sono evidenti, ma giustamente un recente studioso del Fonvìzin. D. D. Blagòj, ha osservato che tali coincidenze non infirmano l’indipendenza del commediografo russo, come i prestiti di trame e particolari non infirmano l’originalità di Shakespeare.

Un rifacimento del Jean de France dello Holberg era stato già messo in scena in Russia per opera di I. P. Elàgin col titolo Il francese-russo, ma fu merito di Fonvìzin l’aver saputo servirsi del modello per un originale quadro di vita russa. Una tale trasposízíone era del tutto nuova, tanto più nuova in quanto il Fonvìzin per primo s’era preoccupato di dare egli stesso un’efficacissima didascalia, che superava il convenzionalismo delle didascalie classiche tradizionali, per creare l’ambiente caratteristicamente russo. Caratteristico fu anche l’uso che lo scrittore fece della lingua, come testimonia il principe P. A. Vjàzemskij, autore della prima monografia su Fonvizin. Del resto già N. Pànin aveva detto allo scrittore, a proposito di uno del personaggio della moglie del generale: “Vedo che molto bene conoscete i nostri costumi, perché la moglie del generale che voi avete rappresentato è parente di noi tutti: nessuno può dire di non avere una Akulina Timoféevna come nonna o zia o in qualche altro grado di parentela”. E quanto al personaggio che dà il titolo alla commedia, il generale, il citato Vjàzemskij scrisse: “L’influenza esercitata dalla commedia di Fonvìzin può essere determinata da un riferimento:dopo la sua comparsa il titolo di generale (in russo « brigadìr ») divenne un appellativo ridicolo, sebbene il grado di generale non sia per nulla più ridicolo di qualsiasi altro… tra l’altro le cattive lingue di Pietroburgo chiamano Mosca: “la vecchia moglie del generale” “.

Come di tutte le commedie dell’epoca, anche del Generale di Fonvizin si è data una valutazione sociale in rapporto alla precisione e vivacità dei tipi: prescindendo dalle singole valutazioni bisogna dire che effettivamente, pur diversi fra loro, i personaggi della commedia per la prima volta mostravano nel teatro russo la perniciosa influenza dell’ambiente sul singolo. Motivo senza dubbio sociale, ma la cui efficacia fu dovuta, ed appare ancor oggi, conseguenza dell’arte dello scrittore. Comunque fu solo dopo la comparsa del Generale che cominciò in Russia quella che poi fu detta la “commedia di costume”, di cui diede esempio anche l’imperatrice Caterina II

Con la creazione del Minorenne, dopo un quindicennio Fonvìzin per così dire superò se stesso, riuscendo, con una trama ancor più semplice, ma una forse più acuta caratterizzazione dei personaggí, a segnare definitivamente quale sarebbe stata la via che la commedia russa, libera dalle pastoie del classicismo ed anche da quelle del dramma borghese-sentimentalistico, avrebbe seguito fino ad Ostròvskii alla metà del secolo XIX.

E. L. G.

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