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Molto spesso è l’ambiente che fa l’uomo e molto meno spesso è il contrario. La vicenda, attualissima, si svolge in una stanza di un ospedale napoletano, la 327, e vuole essere una metafora, non del tutto irreale, della diatriba che ormai dall’ unita d’Italia si trascina sino ai giorni nostri sulle differenze tra nord e sud . “La convivenza è difficile nella Stanza 327 dell’Ospedale degli Infermi Scalzi di Napoli. Tre degenti con tre patologie diverse vengono ricoverati nella stessa camera per l’annosa penuria di posti letto ed è qui che si svolge l’azione che ruota intorno ai tre protagonisti: Pasquale Malasomma, affetto da un’insolita quanto imbarazzante malformazione congenita, affiancato dal degente Vittorio Brambilla, milanese doc, arrivato a Napoli per “suonare in casa dei suonatori” e da Salvatore Strummolo ferito in un incidente in moto dalla dinamica poco chiara.
Nel testo gli ingredienti della commedia ci sono tutti e tutti sapientemente dosati: intrighi, illegalità, tresche amorose, truffe, traffici illeciti e gravi fraintendimenti.
Nella 327 si affacciano vari e singolari personaggi che volutamente non vogliamo svelarvi ma che daranno vita a scenette davvero esilaranti. Recitare in un ospedale con questo copione è come parlare di corde in casa dell’impiccato perciò fatti, persone e circostanze, anche se rispondenti alla realtà, sono da intendersi puramente casuali”.