CASSANDRO: maschere commedia dell’arte

Cassandro, maschere commedia dell’arte

Cassandro, maschere commedia dell'arte

Cassandro appartiene alla serie dei “vecchi” della Commedia dell’Arte, come Pantalone e Zenobbio.

La sua origine è Cassandro, maschere commedia dell'arteincerta, tuttavia abbiamo testimonianza della sua presenza già nella Compagnia dei Gelosi, dov’era interpretato dell’attore Gerolamo Salimbeni.

Il suo ruolo nelle commedie è quello di ostacolare l’amore dei giovani, di impedirne il matrimonio per le più diverse ragioni, ponendosi spesso come rivale del figlio. Poco sappiamo del suo costume originario.

Nel corso del Settecento, durante il quale il personaggio godette di una certa fama soprattutto in Francia, la sua fisionomia si definì con precisione. Nelle immagini dell’epoca viene raffigurato come un vecchio dalla faccia rubizza, con gli occhiali appuntati sul naso e una parrucca giallastra in testa.

L’abito è di foggia settecentesca, col tricorno e lacanna, mentre spesso porta in mano l’orologio o la tabacchiera.



Cassandro, maschere commedia dell’arte

Cassandro belongs to the group of “old people” including Pantalone and Zenobbio. His origins are uncertain, even if he is recorded as belonging to the Company of the Gelosi, whose actor Gerolamo Salimbeni played the role. In the comedies, often in the part of the son’s rival, he opposes the young lovers to prevent them from getting married for many different reasons. We know very little about his original costume. In the course of the 18th century he became quite famous and his present-day appearance became slowly discernible. In 18th century illustrations he is depicted as a red faced old man, with small glasses sitting on his nose and a bright yellow wig. His 18th century costume is extremely elegant, complete with stick in hand. He Cassandro, maschere commedia dell'arteis often holding a watch

 

Potrebbero interessarti anche...

Seminario Teatrale Il Gesto PSICOLOGICO

Roma 18 - 19 maggio 2024, 10 ore di lavoro – ISCRIZIONI


Seminario Teatrale Il Gesto PSICOLOGICO

da Stanislavskij a Grotowski e all’ Odin Teatret di Eugenio Barba - seminario diretto da Sandro Conte

 

“Bisogna ammettere nell’attore l’esistenza di una sorta di muscolatura affettiva corrispondente alla localizzazione fisica dei sentimenti” (A. Artaud; Il teatro e il suo doppio, pag 242).

 

Dal momento che il gesto psicologico è composto dalla volontà, permeata di qualità, può facilmente comprendere ed esprimere la completa psicologia del personaggio.

 

Ti aspettiamo

Questo si chiuderà in 20 secondi